Allarme ricotta: morto l’uomo colpito da Listeria dopo aver consumato cibo contaminato. Le sue condizioni era apparse critiche sin da subito.
Qualche giorno fa un uomo è finito in rianimazione dopo aver mangiato ricotta contaminata dal batterio che provoca l’infezione da Listeria. Le sue condizioni cliniche erano apparse critiche sin da subito anche a causa delle patologie pregresse di cui l’uomo soffriva.
A distanza di pochi giorni, la cronaca parla di un altro uomo, questa volta di 75 anni, morto in seguito alle complicazioni legate ad una tossinfezione alimentare.
Anche in questo caso il batterio incriminato è la Listeria monocytogenes, responsabile di una tossinfezione alimentare che, in alcuni casi, si risolve senza grosse complicazioni, in altri, invece, può determinare addirittura la morte.
Allarme ricotta: morto un uomo di 75 anni
Un uomo di 75 anni originario di Bojano, in provincia di Capobasso, è morto dopo giorni di terapia intensiva a causa di un’infezione alimentare. Il batterio incriminato è lo stesso che, qualche giorno fa ha mietuto un’altra vittima. Ci stiamo riferendo a Listeria monocytogenes.
Purtroppo, il 75enne aveva altre patologie pregresse che hanno aggravo ulteriormente il quadro clinico dando, sin da subito, l’impressione che la situazione fosse estremamente critica.
A quanto pare, l’infezione sembra essere avvenuta in seguito all’ingestione di ricotta contaminata dal batterio “killer”. Tuttavia, sul caso è stata aperta un’indagine che farà luce sulla morte dell’uomo.
Listeria: il batterio killer
Listeria monocytogenes è il nome con il quale si individua il batterio che provoca una tossinfezione alimentare piuttosto seria, conosciuta con il nome di listeria o listeriosi.
L’infezione viene contratta tramite l’ingestione di alimenti come carne, latte, formaggi, verdure e acqua contaminata. Il batterio crea due forme di infezione:
- tipica;
- invasiva.
L’infezione in forma tipica provoca una tossinfezione alimentare che si manifesta a poche ore dall’ingestione dell’alimento incriminato. Il sintomo principale è la dissenteria, ma posso presentarsi anche febbre, nausea e dolori muscolari.
La forma invasiva è decisamente più aggressiva e attacca l’apparato digerente (in particolar modo, l’intestino) per poi diffondersi al resto dell’organismo. In particolare, l’infezione si diffonde al sistema nervoso, causando encefaliti e meningiti. I sintomi possono protrarsi per un mese ma, nei casi più gravi, anche per tre mesi.
Come prevenire l’infezione
Sebbene l’infezione da Listeria può avvenire dopo aver ingerito alimenti come carne, frutta, verdura, latte e formaggi, ci sono delle accortezze che permettono di ridurre notevolmente il rischio.
Il batterio della listeriosi vive e si riproduce tra i 10 e i 24 gradi. Per tanto la cottura completa di carne e verdure è un metodo altamente efficace che permette di eliminare il batterio e di consumare il cibo in modo sciuro.
Ad ogni modo è opportuno ricordare di lavare accuratamente le mani e tenere sempre puliti gli attrezzi con i quali si lavorano gli alimenti.
Per la frutta e la verdura, che vanno consumati crudi, è necessario procedere ad un’operazione di igienizzazione accurata. In commercio ci sono disinfettanti per alimenti che eliminano il 99,9% di virus e batteri. In alternativa, si può utilizzare il bicarbonato che riesce ad offrire una protezione adeguata.
Per quanto riguarda i prodotti caseari, è opportuno scegliere sempre quelli pastorizzati, evitando di ingerire formaggi per i quali non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato.