Pasta, anche Barilla promuove la cottura passiva: ecco quanto si risparmia

In un periodo di grandi aumenti del costo dell’energia, ha fatto discutere l’idea del nobel per la fisica Parisi ci cuocere la pasta senza tenere il fornello acceso.

Barilla ora sostiene questa idea con una serie di pubblicità in favore del risparmio energetico e dell’ambiente.

pasta
Pixabay

La cottura della pasta passiva permette di tenere acceso il fornello soltanto un paio di minuti. Una tecnica suggerita dal nobel per la fisica Parisi che aveva fatto molto discutere, soprattutto tra gli chef. Ora però che i rincari del gas stanno colpendo tutte le famiglie italiane e l’inverno si avvicina, anche Barilla sta proponendo questa soluzione.

La crisi energetica

Negli ultimi mesi il prezzo di gas ed elettricità sta crescendo a ritmi mai visti. Gli aumenti, pur contrastati dall’azione del governo e delle agenzie competenti, sono spinti da situazioni economiche e geopolitiche non interamente controllabili. La prima spinta al prezzo delle materie prime è arrivata dalla fine della pandemia.

La ripresa contemporanea di molte attività industriali conseguente alla fine dei lockdown per la pandemia da Covid 19 ha fatto aumentare improvvisamente la domanda di combustibile. Questo problema, che già di per sé ha fatto alzare i prezzi dell’energia, è stato poi esasperato dalla crisi del commercio globale. L’eccesso di domanda ha bloccato i porti, e impedito a molte risorse di fluire come di norma.

La crisi è poi stata aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina. Il Cremlino ha deciso come parte della strategia per indebolire il supporto europeo a Kiev, di ridurre se non di azzerare le forniture di gas all’Europa. Questa mossa ha ulteriormente aggravato la situazione, e anche se l’Italia ha accumulato abbastanza gas per non avere problemi di forniture per tutto l’inverno, il taglio dell’offerta unito all’aumento della domanda e alla speculazione internazionale ha favorito l’impennata del prezzo di gas ed energia elettrica.

La cottura passiva della pasta

Mentre si cominciava a vedere l’effetto di tutti questi fattori sul prezzo del gas, il nobel per la fisica 2021, l’italiano Giorgio Parisi, premiato per “la scoperta dell’interazione fra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria”, ha consigliato un metodo per risparmiare energia.

È la cottura passiva della pasta, che consiste nello spegnere il fornello quando l’acqua bolle e si è appena buttata la pasta, lasciando la pentola ben coperta. Il calore è sufficiente per cuocere la pasta nel tempo indicato senza bisogno di sprecare energia e gas. Ora anche una delle maggiori marche produttrici di pasta in Italia e nel mondo, Barilla, ha abbracciato quest’idea.

Secondo l’ultima campagna pubblicitaria dell’azienda, bastano due minuti di gas per far cuocere una pentola di pasta. Un gesto che permetterebbe di risparmiare il 47% dell’energia e delle emissioni di CO2 prodotto ogni anno per cuocere la pasta. In media in un anno ogni italiano risparmierebbe 44,6 kWh di energia, 13 kg di anidride carbonica dispersa nell’ambiente e anche quasi 70 litri d’acqua. 

La campagna di marketing di Barilla insiste sul significato ecologico di questo gesto, ma in questo periodo è inevitabile pensare anche al possibile risparmio economico. Ogni piccolo gesto conta in un periodo di difficoltà come questo, e accumulandosi queste attenzioni possono aiutare le famiglie italiane a passare un inverno più sereno.

Gestione cookie