Una norma dell’Unione Europea del 2017 permette di ridurre la potenza del proprio contatore secondo i propri consumi reali, con un effetto sulle bollette.
L’opzione scade nel 2023 e bisogna quindi affrettarsi a richiedere l’eventuale diminuzione di potenza al proprio gestore.
Ma una migliore gestione della potenza potrebbe aiutare a ridurre i consumi in un periodo di grande crisi energetica. Risparmiare sulle bollette elettriche potrebbe essere fondamentale per potere mantenere il proprio stile di vita anche in un periodo come questo. Ridurre la potenza del contatore però può avere conseguenze sull’utilizzo dei propri elettrodomestici, è quindi bene conoscere alla perfezione la propria situazione prima di prendere questa decisione.
Tra i fattori che più stanno spingendo l’inflazione in questo periodo ci sono i prezzi dell’energia. L’aumento del prezzo di carburanti, combustibili ed elettricità ha a che fare con diversi fattori, che partono da lontano. È stata infatti la fine delle restrizioni contro il Covid-19 a far scaturire il primo rialzo dei prezzi.
La ripresa delle attività economiche provocò un rialzo della domanda, ma non solo. L’improvvisa ripartenza del commercio mondiale bloccò i porti, impedendo la regolare circolazione di alcune materie prime energetiche. Un effetto domino che portò i prezzi di tutta l’energia al rialzo, e i governi ad intraprendere le prime contromisure.
Nessuno poteva però aspettarsi quanto accadde nel febbraio del 2022. La Russia, invadendo l’Ucraina, si trascinò contro tutte le potenze occidentali. In risposta alle sanzioni, il Cremlino ridusse drasticamente le forniture di gas, facendo schizzare il prezzo di uno dei combustibili più utilizzati per la produzione di energia elettrica alle stelle.
Gli aumenti sul prezzo dell’energia sono diventati evidenti a ottobre, quando ARERA, l’agenzia che controlla il mercato energetico, si è trovata costretta ad alzare le bollette del mercato tutelato del 59% rispetto al mese precedente, il rialzo peggiore della storia.
Una soluzione per combattere il caro bollette è quella di cercare di consumare meno energia elettrica. Ci sono diversi comportamenti virtuosi possibili, dal tenere le luci spente allo staccare gli elettrodomestici in stand-by, ma un altro metodo può aiutare a consumare meno è sfruttare una normativa dell’Unione Europea, attuata nel 2017 e che scadrà nel 2023.
Questa normativa permette di diminuire la potenza del proprio contatore in relazione ai consumi effettivi. In questo modo si potrebbe ottenere, per un appartamento con una normale soglia di potenza di 3 kW, una riduzione a 2,5 kW o 2,7 kW. Per essere sicuri è comunque meglio controllare il proprio contratto. C’è infatti la possibilità che il proprio contatore scatti non 3 kW, ma a 6 kW o a 9kW.
In ogni caso, bisogna stare attenti quando si sceglie una riduzione di questo tipo della potenza. Alcuni elettrodomestici, in particolare quelli meno efficienti, possono richiedere una potenza piuttosto alta e diventare inutilizzabili. Alcuni vecchi forni elettrici ad esempio consumano fino a 3kW, e quindi il loro solo utilizzo rischierebbe di far scattare il contatore e interrompere la fornitura di corrente.
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