La carenza di pellet sta colpendo l’Italia intera con prezzi alti a causa del picco di domanda causato dai prezzi del gas.
In Sicilia però il problema stava diventando talmente grave che il combustibile di legno pressato era diventato introvabile.
Ora però è arrivato al porto di Catania un carico da oltre 5000 tonnellate, per rifornire i distributori di pellet dell’isola. Il problema del prezzo del pellet rimane però diffusissimo a causa della crisi energetica. In molti stanno infatti ricorrendo a metodi di riscaldamento alternativi per le proprie case, nonostante l’autunno si stia dimostrando fin qui caldo e con un meteo clemente.
L’aumento del prezzo del gas è diventato un problema fin da luglio del 2022. Le cause di questa anomalia risalgono alla crisi energetica creata dalla fine dei lockdown da covid 19. L’improvvisa ripresa delle attività produttive in tutto il mondo ha causato un’impennata della domanda di energia, che ha portato alla portato all’aumento di tutte le materie prime. Ad unirsi a questa circostanza straordinaria sono arrivate poi altre due aggravanti che hanno portato alla situazione attuale.
Entrambe queste situazioni hanno influito in maniera indiretta e diretta sulle forniture non solo di gas, ma anche di pellet. La prima è il blocco dei porti. L’afflusso di navi dovuto all’impennata della domanda ha ingolfato le attività dei grandi porti di tutto il mondo, rallentando il commercio mondiale. A febbraio scorso è poi arrivata l’invasione russa dell’Ucraina, che ha avuto due effetti sul prezzo del pellet. Il primo è stato quello di aumentare il prezzo del gas a causa delle mancate forniture dalla Russia.
Il secondo è stato bloccare l’esportazione di scarti della lavorazione del legno dai paesi coinvolti nella guerra. Ucraina e Russia hanno infatti un’industria del legno molto estesa, i cui scarti di lavorazione fanno da materia prima per la produzione di Pellet. Senza essi il prezzo è salito, e in alcune aree d’Italia anche solo trovare il combustibile è diventato complesso.
Tra queste aree c’era anche la Sicilia. L’isola fin dallo scorso inverno soffriva di una mancanza cronica di pellet. Il problema siciliano è un esempio quasi emblematico della situazione mondiale. Nel 2021 i prezzi hanno cominciato ad aumentare e sempre più persone sono ricorse al riscaldamento alternativo. L’aumento della domanda di pellet ha fatto calare le scorte sugli scaffali, ma il blocco del commercio mondiale ha impedito alle navi cargo di sopperire a queste mancanze.
A peggiorare la situazione è arrivata la paura che per questo inverno le scorte di gas non sarebbero bastate. Il panico, e il conseguente assalto ai sacchi da 15 o più chili di pellet, hanno portato gli scaffali della Sicilia a svuotarsi rapidamente. Un nuovo carico di combustibile è però arrivato nel porto di Catania, una nave cargo contenente oltre 5000 tonnellate di pellet, per assicurare un inverno al caldo a tutti i siciliani possessori di un impianto a legno compresso. Questo arrivo fa parte di un’operazione volta anche a calmierare i prezzi, che hanno ormai raggiunto i 15 euro per sacco da 15 chili.
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