Nuovi rinvii riguardanti l’accensione dei termosifoni in alcune città italiane. Scopriamo quali Comuni sono chiamati ad un nuovo posticipo.
Attesa per tanti cittadini che non potranno accedere i riscaldamenti se prima non si staccherà un preciso giorno dal calendario.
Prima o poi il freddo arriverà e gli italiani dovranno fare i conti con i piani di riduzione dei consumi di gas. L’emergenza che stiamo vivendo in termini di costi e di fornitura del metano obbliga gli Stati a compiere delle scelte. Su indicazione europee, l’Italia ha deciso di optare per un abbassamento di 1 grado della temperatura dei termosifoni e una riduzione del periodo di accensione. Nello specifico i riscaldamenti potranno essere accesi con otto giorni di ritardo rispetto lo scorso anno e dovranno essere spenti con 7 giorni di anticipo. La penisola è stata, poi, divisa in sei zone climatiche per definire i tempi di accensione giornalieri dei termosifoni. Queste accortezze dovrebbero permettere un minor consumo del gas rispetto ai 77 miliardi di metri cubi del 2021 (50 miliardi dei quali provenienti dalla Russia).
Nuovi rinvii dell’accensione dei riscaldamenti
Secondo i piani del Governo, alcune regioni avrebbero già potuto accendere i termosifoni nonostante il posticipo di 8 giorni. Eppure il freddo ancora non è arrivato e le temperature che ottobre ci sta regalando sono molto miti fortunatamente. Di conseguenza alcune città sono state caratterizzate da nuovi rinvii dell’accensione dei riscaldamenti.
Milano è uno dei Comuni coinvolti. Dal 15 ottobre si è passati al 22 ottobre secondo il calendario previsto in base alle zone climatiche. Ora, un Decreto del sindaco Sala ha posticipato l’accensione al giorno 29 ottobre. La data di spegnimento, invece, non ha subito modifiche rimanendo il 7 aprile 2023. Le ore massime giornaliere di accensione sono 13.
Non solo Milano
I rinvii consentiranno di risparmiare soldi, consumare meno gas e mantenere la qualità dell’aria più pulita. Un problema quello dell’inquinamento che negli ultimi giorni si sta facendo sentire caldamente nel capoluogo lombardo. Martedì 18 ottobre è stato superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo di PM10 facendo scattare il blocco della circolazione delle auto inquinanti diesel Euro 4.
Oltre a Milano i rinvii sono scattati a Bologna – con posticipo al 2 novembre – a Bergamo, Cremona, Imola e Varese. Queste sono le prime città ad aver posticipato l’accensione dei termosifoni ma è possibile che altri Comuni seguiranno l’esempio almeno fino a quando le temperature rimarranno miti.