Si tratta di un’iniziativa per incentivare le persone a preferire la bicicletta ai mezzi inquinanti. Ecco dove è stata varata e cosa prevede
Non è la prima volta che viene attivata. Già nel 2020 ebbe un importante riscontro, ragion per cui è stata riproposta con tanto di ampliamento della platea di beneficiari.
Invogliare i cittadini a lasciare in garage la propria auto in favore della bici. Un obiettivo ambizioso che istituzioni e comuni sperano di raggiungere in futuro. Allo stato attuale sembra più una mera utopia che un’ipotesi concreta.
Eppur qualcosa inizia a muoversi. In un’importante città italiana è stata varata proprio un’iniziativa del genere. Prevede dei compensi per chi utilizza la bici per i classici spostamenti giornalieri come andare al lavoro e all’università.
Si chiama “Ti premiamo per andare in bici” e fu già proposta nel 2020 come sperimentazione a sostegno dell’eco-mobilità. Visto l’ottimo riscontro ottenuto, è stato deciso di riproporla nuovamente con tanto di ampliamento della platea dei beneficiari.
L’importante è essere residente nel Comune in questione. Ma di quale si tratta? Dove è possibile essere pagati per andare in bicicletta? Semplicemente a Bergamo, ridente città lombarda che ha voglia di guardare al futuro tutelando l’ambiente.
In pratica si viene ricompensati in base a chilometri percorsi fino ad un massimo di 2 euro al giorno. Valgono tutte le “pedalate” all’interno dell’area comunale per recarsi a scuola/università o lavoro. Sono ammesse anche le tratte casa-velostazione per andare a lavorare o studiare fuori Bergamo.
Per quanto concerne il pagamento avviene con voucher elettronici da spendere nelle attività della città. Così facendo si promuovono anche gli esercizi commerciali dell’area circostante adibiti alla vendita di biciclette e affini oltre che quelli di ricarica per le bici elettriche.
Per partecipare occorre registrarsi sul sito apposito “Bergamo in bicicletta”. I posti sono limitati. Al momento è stata raggiunta già la soglia massima. Ci si può comunque registrare e approfittare eventualmente di qualche defezione o di qualche estensione aggiuntiva.
Una volta ottenuto l’ok, si deve necessariamente passare per gli uffici comunali a ritirare l’attrezzatura da montare sulla bici per registrare la tratta casa-lavoro/scuola e i chilometri percorsi. Grazie a questo metodo si può garantire la giusta trasparenza ed evitare frodi da parte di eventuali furbetti che si sarebbero allungati da altre parti prima di andare a lavoro. Non resta che provare. Magari può risultare un esempio da seguire.
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