Frigorifero, effetto magnetico: questa abitudine può danneggiarlo

La superficie metallica del frigorifero, particolarmente attraente per le calamite-souvenir, potrebbe non essere il luogo ideale. Ecco perché.

 

La pratica di includere il frigorifero nel mobilio della cucina, “incassandolo” in un’apposita struttura in legno con tanto di sportello, non ha toccato tutti i consumatori.

Frigorifero calamite
Foto: Canva

La difficoltà maggiore nel verificarne il retro o di intervenire in caso di problematiche, hanno convinto una buona parte dei cittadini a preferire il frigo “staccato”, ossia a parte rispetto al resto della cucina. Essendo privo della copertura che lo renderebbe a tutti gli effetti parte integrante dell’arredo, la sua superficie metallica (qualora tale fosse) rappresenta il posizionamento ideale per uno dei souvenir più classici delle nostre vacanze (e di quelle dei nostri parenti e amici). Le calamite naturalmente, ricordi economici ma sempre apprezzati dei luoghi visitati. Niente di male: il magnete aderisce alla superficie del frigorifero, regalando colore alla cucina e un contatto costante con i ricordi.

Tutto bello ma solo in apparenza. Riempire l’anta del nostro frigo di oggetti magnetizzati, infatti, non sarebbe esattamente una pratica salutare per il principale degli elettrodomestici. Alcuni studi, di recente, hanno puntato i fari proprio sugli effetti delle calamite sul funzionamento del frigorifero, specialmente quelli più tecnologici, magari caratterizzati da una gestione touchscreen. Secondo gli esperti, infatti, i campi magnetostatici creati dalle calamite potrebbero interferire in modo diretto sul corretto funzionamento del frigorifero. Anche se, fortunatamente, non sul cibo conservato all’interno.

Frigorifero, le calamite causano danni: cosa ne pensano gli esperti

Secondo gli esperti, in sostanza, sarebbe consigliabile trovare un’altra soluzione per esporre le nostre calamite. Meglio se su una lavagnetta magnetica o, in alternativa, su una cappa esposta. Tutto purché si risparmi l’anta del frigorifero, perlomeno da una carica troppo elevata di magneti. Il problema sarebbe legato proprio ai campi magnetostatici generati dal processo di attrazione dei poli. I quali, anche se totalmente innocui per l’uomo (rispetto ad esempio ai campi elettromagnetici), potrebbero risultare nel tempo lesivi per il portello del nostro elettrodomestico. Compromettendo indirettamente la conservazione del cibo, non la sua qualità. Un rischio che sarebbe valido soprattutto per i dispositivi più tecnologici, che sarebbero maggiormente soggetti all’interferenza dei campi magnetostatici.

In sostanza, troppe calamità accrescerebbero la possibilità di ritrovarsi a dover cambiare il proprio frigorifero entro un tempo decisamente più breve del previsto. Con una conseguenza piuttosto evidente sulle nostre tasche. Chiaro, di evidenze scientifiche reali non ce ne sono. Si ragiona piuttosto nell’ambito delle ipotesi e dei rischi potenziali. Certo è che, a fronte della possibilità di dover intervenire nuovamente con una sostituzione, un accorgimento maggiore potrebbe essere risolutivo. O, perlomeno, potrebbe essere consigliabile acquistare una diversa tipologia di souvenir. Una decina d’anni fa, per altre ragioni, il Ministero della Salute mise in guardia dai magneti “turistici”, invitando venditori e acquirenti a stare in guardia da quelli a forma di cibo, in quanto potenzialmente lesivi per i più piccoli. Di indicazioni sugli effetti dei campi magnetostatici, per il momento, non ce ne sono.

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