Uno degli alimenti maggiormente consumati dagli italiani. La rappresentazione tipica del nostro paese nel mondo.
Oggi più che mai la questione alimenti nel nostro paese va presa in un certo modo. La crisi che sta letteralmente travolgendo le famiglie italiane e le imprese sta riversandosi quasi interamente su quello che il quotidiano dei cittadini. Aumenti di prezzo in ogni settore e specialmente in quello alimentare, con beni anche di prima necessità ormai praticamente inacquistabili.
Fare la spesa è diventata oggi una vera e propria impresa. Prezzi raddoppiati in quasi ogni settore con i beni di prima necessità presi più che mai di mira. A questo si aggiungono poi aumenti per quel che riguarda i carburanti, bollette raddoppiate e tante altre dinamiche delle quali ormai quotidianamente sentiamo parlare, oltre che vivere con tutta con tutta la propria ferocia sulla nostra pelle. Ma questo, purtroppo non è tutto, c’è molto altro ancora.
Nelle ultime settimane sono sempre più frequenti presso i maggiori grandi centri di distribuzione alimentare, i grandi supermercati per intenderci, ritiri legati alla nocività potenziale di determinati articoli. In molti casi, quasi sempre, anzi, i prodotti dei quali maggiormente ci fidiamo non sono proprio quello che pensiamo, non rappresentano quello standard qualitativo che immaginiamo. In questo senso, certo, le cose appaiono quanto mai complicate.
Proprio in merito ai fatti precedentemente citati è giusto, considerare la possibilità di vederci sempre più chiaro in questo settore che riguarda quanto mai da vicino gli stessi cittadini. La qualità dei prodotti che regolarmente acquistiamo, il proprio rapporto con i prezzo poi proposto ai consumatori e tante altre informazioni a riguardo dovrebbero essere più che mai scandagliate dagli stessi cittadini. In alcuni casi qualcuno ha ben pensato di facilitare il lavoro a tutti.
In alcuni casi, non sono poche le associazioni di consumatori che danno vita a veri e propri test qualitativi sui vari prodotti che quotidianamente arrivano sulle nostre tavole. Veri e propri esami specifici, analisi scrupolose ci mostrano alla fine quelle che sono le reali condizioni, per cosi dire di uno specifico prodotto. Di recente, una di queste operazioni ha riguardato la pasta, con numerose aziende produttrice esaminate per dare vita ad una classifica realisticamente valida dettata dalla qualità di ogni marchio.
Altroconsumo, da molti decenni affianco ai cittadini, come associazione di consumatori, sempre pronta a tutelare gli interessi economici dei consumatori ha esaminato 25 campioni di pasta. L’analisi in questione ha preso in considerazione specifici formati di pasta, in questo caso le penne. La scelta è stata giustificata dal fatto che in questo caso specifico parliamo forse del formato più utilizzato dagli italiani. Scelta insomma non proprio casuale.
La classifica in questione è stata stilata tenendo in considerazione una serie di specifici fattori. Numerose le analisi tenendo bene in considerazione i seguenti parametri.
L’analisi complessiva ha stabilito che la miglior pasta da poter acquistare è la La migliore Libera Terra, con un punteggio di 79/100, seguita da Equilibrio di Esselunga con punteggio di 74/100. Terzo posto per Sgambaro con un punteggio di 72/100. Nessuno, quindi, dei marchi maggiormente pubblicizzati nel nostro paese figura nella prime tre posizioni. Una sorpresa di certo per i consumatori italiani. La classifica finale, completa, alla fine è risultata la seguente:
Interessanti sorprese insomma per un settore più che mai apprezzato dai cittadini italiani, del quale però, probabilmente non si conosce davvero tutto, almeno stando ai risultati dello scrupoloso lavoro portato avanti da Altroconsumo.
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