Occhio alle anomalie nelle dichiarazioni dei redditi in quanto l’Agenzia delle Entrate non perdona. Ecco cosa sta succedendo.
Brutte notizie per molti contribuenti che si ritrovano a dover fare i conti con delle lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate a causa di alcune anomalie nelle dichiarazioni dei redditi. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il periodo storico in cui ci ritroviamo a vivere non è di certo dei migliori. Il Covid prima e l’inflazione poi continuano a pesare sulle nostre tasche, con molte famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Molti imprenditori hanno dovuto abbassare le saracinesche delle proprie attività, il tutto mentre i prezzi continuano ad aumentare a dismisura.
Dal suo canto la macchina amministrativa non si ferma mai. Basti pensare che continuano ad arrivare le lettere per tutti i contribuenti, per verificare quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Agenzia delle Entrate, occhio alle anomalie nelle dichiarazioni dei redditi: cosa c’è da sapere
Come già detto, giungono brutte notizie per molti contribuenti che si ritrovano a dover fare i conti con delle lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate a causa di alcune anomalie nelle dichiarazioni dei redditi. Ma cosa sta succedendo? Ebbene, si tratta in pratica dei cosiddetti avvisi bonari.
Ovvero delle comunicazioni attraverso le quali l’Agenzia delle Entrate avvisa il soggetto interessato di aver riscontrato delle anomalie nella dichiarazione dei redditi. Il contribuente viene così invitato a verificare quanto comunicato. Se l’ente ha ragione, pertanto, il contribuente dovrà provvedere a pagare quanto appositamente indicato nella comunicazione entro trenta giorni dalla notifica.
A tal fine, interesserà sapere, è possibile richiedere di rateizzare il pagamento. Pagando entro il termine ultimo indicato, inoltre, si ha diritto ad una riduzione pari ad un terzo della sanzione.
Nel caso in cui, invece, il cittadino possa dimostrare di non dover pagare quanto richiesto, allora deve provvedere ad inviare apposita documentazione. Un’operazione molto semplice, che può essere fatta attraverso CIVIS oppure telefonando al numero verde 800.90.96.96 da telefono fisso o allo 0696668907 da rete mobile.