La ricarica del mese di ottobre del Reddito di Cittadinanza arriverà o il Governo Meloni attuerà già i primi cambiamenti?
I percettori del Reddito di Cittadinanza attendono con ansia il 27 ottobre, giorno della ricarica mensile della misura.
Il nuovo Governo è stato formato, Giorgia Meloni è la prima premier donna in Italia e ora ci sono le condizioni per mettere in atto promesse e intenzioni espresse durante la campagna elettorale. Tra i punti portati avanti da Fratelli d’Italia la volontà di modificare il Reddito di Cittadinanza per trasformare il sostegno al reddito in una misura più concreta e riservata a chi ne ha veramente bisogno. Considerata dalla Meloni una prestazione poco etica, l’RdC necessita di una rivoluzione che eviti l’erogazione dei soldi a chi è in grado di lavorare.
L’obiettivo dello Stato dovrebbe essere quello non di dare la paghetta mensile ma di costruire posti di lavoro in modo tale che tutti i cittadini possano trovare un’occupazione in linea con il proprio profilo professionale. L’RdC resterebbe solamente per gli over 50 in difficoltà economica e senza prospettive di lavoro, per gli invalidi e per le famiglie con figli senza reddito. Queste le intenzioni ma per avviare la Riforma ci vorrà del tempo. Di conseguenza, nel mese di ottobre continueranno ad arrivare le ricariche del Reddito di Cittadinanza.
Nel mese di ottobre assisteremo alla prima erogazione dell’RdC sotto il Governo Meloni. La Riforma attenderà – Marina Calderone è al lavoro – ma per ora le ricariche arriveranno a tutti i percettori. Le tempistiche saranno le stesse di sempre, nessuna variazione è prevista per il versamento del giorno 27.
Ricordiamo che le date di pagamento mensili sono due, il giorno 15 e il 27. A metà mese arrivano i soldi per chi ricevere la ricarica per la prima volta, per chi aspetta gli arretrati e chi ha rinnovato la misura trascorsi i primi 18 mesi. Il giorno 27 scatteranno i versamenti per tutti gli altri percettori. Ottobre passerà liscio, dunque, così come dovrebbe accadere per il mese di novembre. Non solo, il prossimo mese la ricarica sarà più ricca di 150 euro grazie al Bonus una tantum.
L’ipotesi è che fino alla fine dell’anno 2022 le ricariche continueranno ad essere erogate a chi oggi percepisce il Reddito di Cittadinanza senza alcuna modifica. Da gennaio 2023, invece, potrebbero verificarsi i primi cambiamenti con l’esclusione dalla misura di tutti coloro che sono in età da lavoro. Sarà la Legge di Bilancio 2023 con molta probabilità ad indicare le trasformazioni della prestazione.
La Riforma, comunque, dovrebbe essere meno dura del previsto. L’Europa spinge affinché un reddito minimo sia garantito a chi versa in condizioni di povertà. Inoltre, come sostenuto dalla Premier, anche se l’RdC dovesse sparire per tanti cittadini queste persone non verrebbero abbandonate ma accompagnate verso un’assunzione. Chi non ha una formazione potrebbe seguire corsi e specializzarsi, chi ha già capacità potrà finalmente sfruttarle in un vero lavoro. In un mondo idilliaco tutto questo accadrebbe sicuramente ma nella nostra realtà?
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