Pellet, da speranza a incubo: ormai è caos ovunque

Quello che sta succedendo nel corso degli ultimi mesi ha davvero dell’incredibile. Gli italiani colpiti in ogni contesto, in ogni modo.

Una storia che ha dell’incredibile, una vicenda nel suo complesso davvero paradossale alla luce dei fatti attuale. Impianti a pellet concepiti ed utilizzati negli anni da milioni di italiani con la speranza di risparmiare quanto più possibile in merito ai consumi legati al riscaldamento di abitazioni e non solo che oggi rappresentano tutt’altro.

pellet
Adobe Stock

Soltanto pochi mesi fa la corsa al pellet riguardava milioni di italiani che attraverso specifici impianti rinunciavano di fatto ai soliti sistemi di riscaldamento di appartamenti e non solo per sposare una nuova tecnica, molto più economica. In quel periodo il boom delle stufe a pellet, per intenderci. Oggi, con le bollette di luce e gas alle stelle i cittadini insistono più che mai su quel tipo di impiantistica.

Oggi però le cose sono un po’diverse, tutto sembra essere cambiato, ogni cosa in questo particolare contesto appare inoltre assolutamente rischiosa. In giro, di recente, in merito alla dinamica in sempre più spesso ci si scontra con aumenti di prezzo inimmaginabili e peggio ancora con truffe che nella maggior parte dei casi avvengono chiaramente sul web. La situazione insomma è diventata più che mai particolare in questo specifico momento.

In merito alla questione si è espressa anche la nota associazione dei consumatori Altroconsumo dichiarando al momento un sacco da 15 chilogrammi di pellet costa in media 12 euro, mentre la scorsa stagione costava circa 5 euro. Un aumento del 140%. Di recente, per dire, aumentano inoltre i furti di legna da ardere e pellet. I prezzi sono troppo alti e si rischia effettivamente di andare incontro ad una situazione assolutamente ingestibile.

Di conseguenza il web appare pieno zeppo di offerte vantaggiose che in realtà si trasformano dopo un po’di tempo in veri e propri raggiri. Prezzi troppo economici per i tempi che corrono che però non portano a nessuna consegna di materiale. L’utente paga, ma in cambio riceve nulla. La più classica delle truffe insomma, nel modo più subdolo possibile, in una fase in cui gli italiani sono alla perenne ricerca del risparmio, disperati più che mai.

Pellet, dall’illusione del risparmio all’incubo: la parola dell’esperto

In merito alla questione è anche espresso un noto grossista trentino, che ha rilasciato una serie di dichiarazioni al sito web “Il Dolomiti”: “Uno dei metodi più utilizzati è quello di mescolare gli scarti del legno con sabbia o materiale plastico – sottolinea il grossista – dopodiché ci è capitato di ricevere grandi carichi dove il pellet in superficie era di buona qualità mentre il resto era stato mescolato con altri materiali ma così il potere calorifico si abbassa, in poche parole scalda di meno”.

Attualmente a contribuire all’incredibile impennata di prezzi nel caso di legno e di pellet incidono sicuramente i costi del trasporto. Allo stesso modo, ad incidere è l’aumento della domanda nonché l’incremento registrato per le aste dei lotti boschivi, calcolabile tra il 20% ed il 50%.

“Con al nostra azienda – continua l’esperto grossista –  riforniamo soprattutto aziende agricole, alberghi e vari enti pubblici – conclude il grossista – ma si fatica a trovare la materia prima che serve per creare questo combustibile, buona parte della segatura finisce fuori regione e si corre il rischio che manchi il prodotto”. La situazione insomma è molto delicata. Si rischia il collasso e milioni di italiani in un certo senso possono considerarsi a rischio truffa. Il risparmio cercato ad ogni costo spesso conduce a situazioni assolutamente anomale e non considerate, oltre che chiaramente dannose.

La realtà dei fatti appare quindi molto più complessa e spietata di quanto si possa immaginare. Oggi, come mai si rischia di cadere in situazioni estremamente gravi. La ricerca del risparmio può trasformarsi in una enorme beffa per chi alla fine ne diventa vittima inconsapevole.

Gestione cookie