Dopo il periodo di stop a seguito del covid 19 l’ente di riscossione ha ripreso con vigore la propria attività.
Il fisco, sempre attento sull’attività di riscossione, ha iniziato a colpire duramente.
Infatti, negli ultimi giorni ai contribuenti sono arrivate numerose notifiche di fermo amministrativo. Si tratta di un ultimatum, con cui il fisco avvisa il contribuente ad attivarsi quanto prima per sanare la sua situazione. Onde evitare che l’ente vada a bloccare la circolazione dei mezzi a due o quattro ruote che risultano a lui intestati. Infatti, chi riceverà queste cartelle esattoriali avrà 30 giorni di tempo per mettersi in regola.
Come anticipato, dopo lo stop legato all’emergenza covid 19, l’Agenzia delle Entrate ha ripreso a pieno ritmo la sua attività di controllo. Da qui, le numerose comunicazioni che sono arrivate ai contribuenti. Si tratta di cartelle esattoriali, solleciti di pagamento, fino ad arrivare al fermo amministrativo. Dunque, se non si vuole restare a piedi, bisogna sanare entro 30 giorni la posizione con il fisco. Infatti, la notifica di preavviso del fermo amministrativo è uno degli strumenti che ha a disposizione. Con l’iscrizione del fermo al Pra il proprietario del veicolo non potrà circolare in nessun modo. Pena il pagamento di una multa che va da 1.988 euro a 7.953 euro. Senza dimenticarsi che, un veicolo sottoposto a fermo amministrativo non può nemmeno essere venduto dal proprietario.
Esiste però un caso in cui il veicolo del contribuente moroso non può essere sottoposto a sequestro. Infatti, come stabilito dall’articolo 86 del dpr 602/73, il fermo amministrativo non può essere iscritto per quelle persone che dimostrano che il loro veicolo è funzionale per un’attività di impresa o di libera professione.
Per interrompere la procedura è necessario che il contribuente moroso dimostri quanto prima che il suo veicolo è funzionale alla sua attività. Solitamente, questo deve avvenire entro 30 giorni da quando si è ricevuta la comunicazione del preavviso di iscrizione. In questo caso, è necessario presentare agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate o inviarlo tramite raccomandata il modello F2. Ossia, l’istanza di annullamento del preavviso del fermo per il bene strumentale. A questo si dovrà aggiungere la documentazione inerente al veicolo e quella che dimostri che il mezzo è utilizzato per la propria attività. Inoltre, anche i mezzi che servono per il trasporto di persone diversamente abili, non possono essere pignorati.
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