I proprietari di case con camini a legna devono effettuare controlli prima dell’accensione invernale e ottenere la certificazione per metterli in regola. Scopriamo i passaggi da seguire.
Prima di accendere il camino aperto occorre controllare il corretto funzionamento per evitare spiacevoli conseguenze.
A breve il freddo arriverà e mai come quest’anno l’Italia si accenderà di variegati sistemi di riscaldamento. I termosifoni sono stati abbandonati da tante famiglie dopo il caro-bollette dovuto all’aumento del costo del gas. La scelta si è riversata soprattutto sulle stufe a pellet ma anche le pompe di calore sono state un’alternativa diffusa. L’intento è, naturalmente, risparmiare soldi nonostante sia necessario un investimento iniziale oneroso. In tante case, invece, il metodo di riscaldamento continua ad essere il camino a legno. Quando si pensa all’inverno in montagna, infatti, non si può fare a meno di immaginare il calore di un camino che si diffonde nell’ambiente. Come per ogni altro impianto di riscaldamento, però, anche il camino ha bisogno di manutenzione e controlli per evitare spiacevoli conseguenze. E ora, prima che il freddo arrivi, è il momento migliore per verificarne il funzionamento.
Controllare il camino a legna è fondamentale per evitare due serie conseguenze, di incendio e di intossicazione da fumo. Compito di verificare il corretto funzionamento del caminetto è lo spazzacamino, esperto fumista e termotecnico. Questo è, dunque, il professionista da contattare prima di accendere il camino il prossimo autunno/inverno. Dopo due stagioni di inutilizzo, infatti, potrebbero verificarsi malfunzionamenti le cui conseguenze potrebbero essere molto gravi.
Per ridurre al minimo i rischi per le persone presenti nell’abitazione e per la casa stessa occorrerà controllare l’emissione dei fumi e pulire la canna fumaria. Qui si parla di camini aperti ma non bisogna sottovalutare l’importanza dei controlli anche per caminetti chiusi e stufe. Nello specifico l’asportazione dei residui è da mettere in atto prima dell’accensione dopo la pausa primaverile ed estiva. Per non parlare del controllo del condotto dell’aria, delle componenti elettromeccaniche ove presenti e della sigillatura delle fessure generate dal distacco termico.
Al pari di una caldaia, anche il camino a legno dovrà risultare in regola per poterlo utilizzare. Significa che a seguito dei controlli effettuati da un professionista abilitato dovrà essere rilasciato il bollino blu, una dichiarazione di conformità. Allo stesso modo, la ditta installatrice di una canna fumaria – ad esempio – dovrà rilasciare analoga certificazione in seguito all’installazione. Lo stesso vale per la realizzazione di sistemi di aerazione o ventilazione dei locali.
Il consiglio è di contattare l’esperto termotecnico fin da subito per fissare un appuntamento in cui eseguire i controlli. Il freddo potrebbe arrivare da un momento all’altro e, in termini di sicurezza, è meglio non farsi trovare impreparati.
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