La rete mobile, sta ideando una serie di iniziative volte alla riduzione dei consumi elettrici vista la situazione economica.
Iliad, il noto colosso delle telecomunicazioni, ha deciso di spegnere di notte alcune frequenze.
Si tratta di un piano ideato dall’azienda per ridurre il peso energetico e garantire la messa in sicurezza degli approviggionamenti. Ma attenzione, per gli utenti non ci sarà alcun problema. Si tratterà solo di ottimizzare le risorse grazie ad un’azione mirata che ha già prodotto i frutti in Francia. Con l’operatore transalpino che è sbarcato in Italia quattro anni fa, ed oggi conta di oltre 9 milioni di utenti.
Dunque, forte dell’esperienza in Francia, l’azienda sta annunciando una serie di iniziative per razionalizzare i consumi anche da noi. Che si sono rese necessarie a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina, che ha portato la crisi energetica visto l’interruzione di gas da parte di Mosca. L’idea è quella di un night switch off. Questo porterà nelle ore notturne, quando il traffico telefonico è molto più basso, a mettere in stand by alcune frequenze. Il traffico di rete però, come già avvenuto in Francia, non subirà alcun disservizio. Anzi, l’azienda garantisce, che la situazione sarà costantemente monitorata. Laddove il traffico dovesse aumentare all’improvviso, anche le antenne riprenderanno a far funzionare tutte le frequenze.
Dunque, non si spegneranno le antenne, ma verranno solo messe in stand by una parte delle frequenze. Grazie a questa iniziativa si stima di ridurre il consumo energetico di circa il 10%. Una soluzione che riguarderrà tutte le 10 mila antenne, che l’operatore ha attive in Italia dal 2018. Inoltre, l’azienda sta pensando ad altre iniziative per limitare il consumo dell’energia elettrica. Ad esempio ci sarà lo spegnimento dell’illuminazione esterna e interna dei punti vendita. Al di fuori degli orari di apertura. Stessa cosa vale anche per gli stand presenti all’interno dei centri commerciali. In questo modo, Illiad conta di risparmiare almeno il 40% dei consumi.
Le aziende che si occupano di telecomunicazioni temono di essere interessate da razionamenti. Stando all’allarme che di recente ha lanciato l’associazione di categoria. Asstel, inoltre, in una recente lettera inviata al governo Draghi, ha precisato che si tratterebbe di una beffa. Questo, visti i grandi investimenti che le aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni hanno fatto negli utlimi anni per migliorare l’efficienza energetica.
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