Buone notizie in arrivo per molti proprietari di casa che hanno diritto al rimborso dell’Imu. Ma come è possibile? Ecco il motivo che non ti aspetti.
In seguito ad una recente sentenza della Corte Costituzionale molti proprietari di casa hanno diritto ad ottenere il rimborso dell’Imu. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dal Covid fino ad arrivare all’aumento generale dei prezzi, sono molti purtroppo gli elementi che continuano ad avere un impatto non indifferente sulle nostre finanze personali. Ne è un chiaro esempio il caro bolletta, che porta in molti a voler attuare delle soluzioni per ridurre i consumi elettrici e di gas e risparmiare qualche euro.
A proposito di spese, inoltre, interesserà sapere che in seguito ad una recente sentenza della Corte Costituzionale molti proprietari di immobili hanno diritto ad ottenere il rimborso dell’Imu. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Stando ad un vincolo del 2021, se i membri di un nucleo famigliare stabiliscono dimora abituale e residenza anagrafica in immobili diversi, possono ottenere l’esenzione Imu per abitazione principale soltanto per uno dei due immobili. Questo punto di vista, però, è stato in seguito considerato incostituzionale, in quanto andrebbe a favorire le convivenze, penalizzando invece coloro che decidono di sposarsi o costituire un’unione civile.
Partendo da questo punto di vista, quindi, una recente sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito che: “Due coniugi con residenza e dimora abituale in due Comuni diversi per ragioni di lavoro e che condividono un’unica abitazione nei giorni liberi dagli impegni professionali hanno diritto all’esenzione IMU per entrambi gli immobili”.
In seguito alla sentenza in questione, pertanto, i coniugi con residenze in immobili differenti, anche all’interno dello stesso comune, potranno beneficiare della doppia esenzione Imu. Ma non solo, possono richiedere il rimborso dell’Imu per le annualità ancora suscettibili di accertamento, ovvero a partire dall’anno 2017 fino ad arrivare al 2022.
I soggetti interessati, ricordiamo, dovranno provvedere a presentare apposita richiesta al Comune di competenza entro cinque anni dal pagamento effettuato oppure dal momento in cui è sorto tale diritto. Ovvero, ricordiamo, a partire dalla data del 13 ottobre 2022, quando la sentenza della Corte costituzionale è stata depositata.
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