Uno degli incubi ricorrenti dei cittadini italiani, le cartelle esattoriali tornano a fare paura peggio di prima.
Nel recente periodo in piena pandemia per intenderci, c’è stato un momento in cui tutto si è fermato. Attività, imprese di ogni tipo. Con loro chiaramente la possibilità di lavorare, di guadagnare e di conseguenza quella di rispettare le scadenze per eventuali pendenze. In quel caso, c’è da ribadirlo, tutto si è fermato. Proroghe, su proroghe. A fermarsi furono anche le tanto temute cartelle esattoriali, vero e proprio incubo dei cittadini italiani.
Oggi, nonostante la crisi profonda e tutte le altre dinamiche che si concentrano sempre più copiose ai danni dei cittadini le cartelle esattoriali sono tornate più che mai a terrorizzare gli stessi cittadini. Nel recente periodo si è parlato ancora una volta di condono, della possibilità concreta che insomma questo rischio, quello insomma di dover pagare i temutissimi debiti possa essere in qualche modo almeno contrattato dagli stessi debitori con lo Stato.
I cittadini a questo punto si augurano che tutto possa in qualche modo risolversi cosi come avvenuto già di recente, rottamazione di cartelle, condono e quant’altro. Una situazione, quella avvenuta poco tempo fa, dovuta anche all’impossibilità materiale riscontata, da parte dello Stato di riscuotere i crediti spettanti. Una bella fetta di quelle cartelle, quelle che insomma rendono poco potrebbero nuovamente essere cancellate. Il tutto per gli importi inferiori ai 1000 euro.
La nuova operazione che potrebbe piacere davvero molto ai cittadini sarà di fatto nel segno del saldo e stralcio. Di fatto e tutte le cartelle da mille a 2.500 euro saranno pagate soltanto per il 20% e stralciate per il restante 80%. Nel caso poi di importi superiori si andrebbe a pagare l’intera cifra con una penale del 5% che andrebbe a sostituire tutte le eventuali sanzioni e gli interessi del caso. In caso poi di un mancato invio della cartella si pensa ad un 5+5 co sanzione forfettaria e rateizzazione di 5 anni.
“L’obiettivo non è una semplice riforma del sistema tributario ma l’apertura di una nuova era nei rapporti tra fisco e contribuenti, ispirata alla reciproca fiducia e al riequilibrio dei rapporti tra cittadini e Stato”, cosi come spiegato al Messaggero da un rappresentante di Fratelli d’Italia, partito che guida la nuova coalizione di Governo, presieduta da Giorgia Meloni. Secondo la Corte dei Conti sono quasi 23 milioni gli italiani con almeno una cartella esattoriale, il recuperabile in tutto ciò si ferma ad un misero 7%.
“L’Agenzia delle Entrate deve togliere di mezzo le cartelle inesigibili, perché lì non si potrà riscuotere niente e quindi bisognerà fare pulizia di quelle cartelle – ha dichiarato al quotidiano il Messaggero Maurizio Leo, responsabile economico di Fratelli d’Italia – poi abbiamo le cartelle di ammontare inferiore: se andiamo a mettere a raffronto queste cartelle da recuperare e il costo di recupero, il costo di recupero è superiore all’ammontare richiesto”.
Inoltre, Federcontribuenti stima che tra la fine del 2022 ed i primi mesi del 2023 ci sarà una vera e propria ondata di cartelle esattoriali. Fisco, Inps e quant’altro, insomma a rovinare quelle che sono le già non serene giornate dei cittadini. Il numero complessivo delle notifiche in questione potrebbe raggiungere i 10 milioni. Il rischio di cartelle pazze, quelle insomma contenenti errori certificati potrebbe essere assolutamente alto a breve.
La situazione insomma potrebbe precipitare da un momento all’altro. Al centro di tutto come sempre ci sarebbe la pelle dei cittadini. Ci troviamo nella solita brutta situazione che a nessuno piacerebbe vivere. Gli italiani a questo punto sperano nel piccolo condono di cui si parla davvero tanto. Tempi bui, ancora peggiori di quelli già vissuti potrebbero essere dietro l’angolo.
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