Manca poco al ritorno dell’ora solare che prevede lo spostamento delle lancette dell’orologio di 60 minuti indietro. Ecco quando torna precisamente
Negli ultimi anni si è discusso più volte circa una sua possibile abolizione. Per quali motivi una potenziale eliminazione potrebbe essere favorevole per i cittadini.
Manca ormai pochissimo al ripristino dell’ora solare. A fine mese infatti bisognerà spostare le lancette degli orologi un’ora indietro. Ciò farà si che arriverà prima il buio con le giornate che si accorceranno drasticamente.
Ciò comporterà anche un maggior dispendio energetico visto che dovremmo accendere prima le luci e di questi tempi di certo non è un bene. La logica conseguenza è che la mattina avremo un’ora di luce in più. Oggettivamente però non compensa quella persa nella fascia pomeridiana.
Ora solare, quando torna: la data da ricordare
Tornando al nocciolo della questione il cambio dell’ora avverrà nella notte tra il 29 e il 30 ottobre quando ci toccherà portare indietro di un’ora le lancette dell’orologio, dalle 3:00 alle 2:00.
Nella fase iniziale solitamente questo cambiamento seppur impercettibile potrebbe avere degli effetti negativi sul sonno e l’umore e quindi causa di stress. Anche per questo motivo spesso i vari governi dei paesi europei hanno discusso per trovare una soluzione univoca senza però venirne a capo.
A tal proposito l’associazione Consumerismo No Profit e la società italiana di medicina ambientale (SIMA) hanno lanciato una petizione sul noto portale change.org anche perché mantenere l’ora legale tutto l’anno consentirebbe un risparmio energetico di almeno 1 milione di euro. Un concetto ribadito anche dallo stesso presidente della SIMA Alessandro Miani.
Quali sono i possibili vantaggi in caso di abolizione
In un momento storico come questo dove i rincari dei costi energetici hanno raggiunto vette storiche, questa decisione potrebbe aiutare molte famiglie oltre che l’intero paese.
Una ricerca importante è stata condotta anche dal Centro Studi di Conflavoro PMI (Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese), che ha fatto una stima del risparmio energetico con il mantenimento dell’ora legale. Fino a 2,7 miliardi di euro nel 2023 sulle bollette della luce.
Ne gioverebbe molto anche l’ambiente. Così facendo il risparmio energetico ipotizzato permetterebbe di tagliare le emissioni inquinanti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 all’anno.