La riforma della legge 104 sostituirà l’indennità di accompagnamento del malato con la prestazione unica per la non autosufficienza.
La legge delega, affidata dal parlamento al governo, dovrà essere analizzata dal nuovo consiglio dei ministri e dal presidente Meloni.
La riforma è prevista nel PNRR, e serve a razionalizzare la spesa per l’assistenza sanitaria. Come accaduto per l’assegno unico familiare, che ha sostituito i vari bonus legati al sostegno delle famiglie e della natalità, questa nuova norma dovrebbe aumentare risorse e platea dell’assistenza a che non è autosufficiente. Non sono ancora certi però i dettagli della norma, che dovrà essere specificata dai prossimi consigli dei ministri.
Come funziona l’indennità di accompagnamento nella legge 104?
L’indennità di accompagnamento legata alla legge 104 prevede un apporto in denaro e di giorni di permesso dal lavoro a coloro che assistono un disabile grave. I tre requisiti perché un accompagnatore possa ricevere questa indennità sono l’invalidità al 100% dell’accompagnato, il riconoscimento da parte dell’ASL dell’impossibilità di deambulazione del paziente ed infine la sua non autosufficienza.
L’indennità non è disponibile soltanto per i cittadini italiani, ma anche per coloro che hanno residenza stabile in Italia. Per i cittadini europei è sufficienti essere iscritti all’anagrafe del proprio comune di residenza per ricevere l’indennità. Per quelli extracomunitari invece è necessario ottenere e mostrare un permesso di soggiorno a lungo termine nel nostro paese.
L’indennità ammonta a circa 525 euro mensili, e ha una durata di dodici mesi. Non in tutte le circostanze però si può mantenere questa indennità. Ad esempio, se il disabile che si assiste viene ricoverato per più di ventinove giorni all’interno di una struttura adibita all’assistenza dei disabili, si perde il diritto all’indennità di accompagnamento data dalla legge 104.
La riforma e la legge delega
Le cose stanno però per cambiare. Il parlamento appena sostituito ha infatti firmato una legge delega che concede al governo di riformare la legge 104 per razionalizzare l’assistenza ai disabili gravi, secondo quanto indicato dal PNRR. La legge delega è uno strumento legislativo con cui il parlamento delega al governo la discussione e l’elaborazione di una legge tramite un voto. Le camere dovranno poi approvare la legge elaborata dal consiglio dei ministri, ma le possibilità di emendarla saranno minime.
All’interno della legge delega di riforma della legge 104, che comunque indica la strada che il governo deve seguire per cambiare le cose, c’è anche al nuova prestazione unica per la non autosufficienza. Questa norma sostituisce l’indennità di accompagnamento. L’idea è quella di razionalizzare le spese, permettendo all’accompagnatore due scelte. La prima è quella tra l’indennità sotto forma di soldi oppure di prestazione assistenziale.
Spesso infatti chi ottiene l’indennità di accompagnamento la spende per pagare un professionista che si occupi del malato. Se si sceglie la prestazione assistenziale si potrà decidere se ottenere un’assistenza di natura infermieristica o no, e questa è la seconda scelta che dovrebbe essere disponibile. Purtroppo non si hanno ancora i dettagli di questa legge, che saranno determinati dal nuovo governo una volta che l’avrà presa in esame. Un’altra modifica possibile dovrebbe essere quella dell’importo, che sarà calcolato più sulla necessità di assistenza del malato che sulla condizione economica della famiglia.