Per rimediare ad una bolletta troppo alta ci sono due strade percorribili, quella del ricorso e quella della rateizzazione.
Vediamo come e quando fare ricorso per una bolletta troppo alta oppure, in alternativa, come richiederne la rateizzazione.
Tra aumento di luce e gas e speculazioni varie le famiglie italiane stanno affrontando un periodo economicamente complicato al pari delle imprese. Nonostante il blocco delle modifiche unilaterali ai contratti delle utenze e lo stop ai cambiamenti delle tariffe fino ad aprile 2023, gli importi nelle bollette continuano a spaventare i contribuenti. Gli interventi del vecchio Governo adottati fino ad oggi sono riuscire a limitare i danni per tanti cittadini ma non per tutti. Il Bonus sociale aiuta le famiglie con ISEE inferiore a 12 mila euro (presto il limite potrebbe essere alzato a 15 mila euro). Poi sono stati erogati i Bonus da 200 euro per i cittadini con reddito personale inferiore a 35 mila euro e da 150 euro per chi ha avuto un reddito 2021 inferiore a 20 mila euro. Ora si attendono gli aiuti da parte del nuovo Governo a difesa dei risparmi di famiglie e imprese. Nel frattempo i contribuenti possono contestare bollette troppo alte o chiederne la rateizzazione.
Bollette troppo alte, quando fare ricorso
Se la bolletta della luce o del gas ha un importo oneroso nonostante gli interventi dell’ARERA e dell’Antitrust, il contribuente è libero di contattare il proprio fornitore e chiedere spiegazioni in merito alle voci in bolletta che non convincono. Ricordiamo che non sono ammessi i cambi di tariffa dei contratti a scadenza se non esplicitamente indicato nel contratto. Lo ha stabilito il Decreto Aiuti Bis e tutti i gestori devono adeguarsi a tale direttiva.
Il cittadino che si dovesse accorgere di una modifica unilaterale del contratto o di un cambio tariffa dell’energia elettrica potrebbe avanzare ricorso. Allo stesso modo un reclamo potrebbe partire se il fornitore non giustifica eventuali voci che hanno fatto lievitare i costi in fattura. Il reclamo dovrà essere scritto e inviato alla società fornitrice di luce o gas. Ricordiamo di allegare il numero della fattura “incriminata”, il motivo per cui si ritiene l’importo richiesto errato e il codice cliente di riferimento.
La rateizzazione per non restare senza soldi
Nel caso in cui l’importo alto in bolletta dovesse essere corretto, il contribuente avrebbe il diritto di richiedere una rateizzazione per dilazionare il pagamento nel tempo evitando un’uscita troppo elevata in un’unica soluzione. La rateizzazione può essere chiesta subito, senza attendere la scadenza della fattura.
La procedura prevede semplicemente di contattare il servizio clienti per presentare l’istanza e attendere, poi, l’arrivo dei nuovi bollettini rateizzati. Questa soluzione vale sia per le famiglie che per le imprese.