Nel nostro pase il vino rappresenta molto più di una semplice bevanda. Passione, tradizione, ecco quello che c’è dietro.
Di questi tempi, immaginarsi seduti a tavola, tranquillamente senza avere particolari pensieri per la testa è qualcosa di realisticamente complicato. La crisi ha travolto ogni cosa anche le più piacevoli e sane abitudini. Ad ogni modo, concedersi di tanto in tanto un buon bicchiere di vino, associandolo magari ad un pranzo o ad una cena da considerare speciali è qualcosa che fa sempre bene, forse addirittura allo spirito. Tempi bui insomma che cercano sprazzi di luce.
Tempi non di certo da ricordare quelli che oggi viviamo, tempi bui, tristi in molti casi, che però nonostante tutto possono regalarci particolari e piacevoli evasioni cosi come precedentemente anticipato. Il contesto che viviamo ci consente ormai, anche grazie alla forza prorompente del web di riconoscere quasi sempre quelli che sono i migliori prodotti in circolazione, considerando anche la particolare dinamica legata al rapporto qualità prezzo.
Qualsiasi articolo di natura alimentare, ma non solo, può essere letteralmente scandagliato dalla rete o da particolari indagini che possono in qualche modo fornirci indicazioni più che mai opportune per i nostri eventuali acquisti. Sappiamo benissimo, quindi, che proprio la rete in questi casi può rivelarsi una compagna fidata per guidare nel modo più conveniente prolifico possibile i nostri eventuali acquisti. Il tutto vale, per forza di cose, anche per il vino.
Spesso ci si chiede quale possa essere il miglior vino in circolazione. Nel caso specifico entriamo in un settore molto variegato capace di proporre articoli a prezzi modici, prezzi mediamente alti e prezzi che in pochi possono realmente permettersi. Oggi più che mai, il consumatore alla qualità prova a combinare anche chiaramente il prezzo, cercando di arrivare all’acquisto di un buon prodotto ad un prezzo che potremmo definire accessibile.
In soccorso dello stesso consumatore in questo caso può arrivare la Guida del Gambero Rosso 2023. La speciale guida ha assegnato i “Tre bicchieri”, massimo riconoscimento attribuibile dai giudici coinvolti. I vini destinatari di tale riconoscimento son quest’anno bn 455. La stessa classifica finale nasce dallo studio approfondito di ben 2626 produttori, che portano ad un totale di 46mila etichette di vini esaminate.
I “Tre bicchieri” rappresentano il massimo riconoscimento ottenibile per una certa etichetta. Il tutto assume una valenza internazionale considerata la diffusione della stessa classifica in varie lingue, tra le quali inglese, tedesco, giapponese e cinese. Il tutto, ovviamente offre l’opportunità ai vari produttori italiani di farsi conoscere in ogni area del pianeta. La speciale classifica, inoltre rappresenta anche una ghiotta occasione per andare a scoprire quali sono i migliori vini in commercio ad un prezzo accettabile che potremmo definire sotto i 15 euro.
Tra i vini premiati con il riconoscimento dei “Tre bicchieri”, 455 in tutto, ben 97 arrivano dalla Toscana. 75 poi arrivano dal Piemonte mentre 47 dal Veneto. Un dato interessante ci dice inoltre che tra i quasi 500 vini premiati ce ne sono ben 67 che costano meno di 15 euro a bottiglia. Tra i migliori vini selezionati da Gambero Rosso possiamo trovare le seguenti:
-Santa Maddalena Classico ’21 – Tenuta Ansitz Waldgries (Alto Adige)
-Montepulciano d’Abruzzo Becco Reale ’18 – VignaMadre (Abruzzo)
–Aglianico del Taburno ’18 – Fontanavecchia (Campania)
-Aglianico del Vulture Calice ’20 Donato D’Angelo – Filomena Ruppi (Basilicata)
-Anthium Bellone ’21 – Casale del Giglio (Lazio)
-Barbera d’Asti La Villa ’21 – Tenuta Olim Bauda (Piemonte)
-Custoza CI. Monte Alto ’19 – Ca’ Rugate (Veneto)
–Gioia Del Colle Primitivo Fanova ’20 – Terrecarsiche 1939 (Puglia)
-Riesling ’21 – Monsupello (Lombardia)
-Chianti Classico ’20 – San Felice (Toscana)
-Cirò Rosso Classico Superiore Duca Sanfelice Riserva 20 – Librandi (Calabria)
-Etna Rosso Vulkà ’20 – Cantine Nicosia (Sicilia)
-Romagna Albana Secco Bianco di Ceparano ’21 – Fattoria Zerbina (Emilia Romagna)
–Friuli Pinot Bianco ’21 – Vigneti Le Mondo (Friuli Venezia Giulia)
-Offida Pecorino ’21 – Tenuta Santori (Marche)
-Mandrolisai Fradiles ’20 – Fradiles (Sardegna)
-Montefalco Rosso ’19 – Moretti Olmo (Umbria).
Il premio Rosso dell’anno è stato inoltre assegnato al Chianti classico Petrignano ’19 della cantina Dievole, mentre alla cantina Pievalta va il premio Bianco dell’anno con il Castello di Jesi Verdicchio classico San Paolo riserva ’19. Il Franciacorta pas dosé parosé ’16 della cantina Mosnel, vince inoltre il premio Bollicine dell’anno. Il Riviera del Gardo classico valtenesi chiaretto, primo tra i rosati dell’anno. Riconoscimento anche per l’Orvieto classico superiore muffa nobile ’20, con il premio Vino dolce dell’anno. Un parterre ricco di vere e proprie prelibatezze, per intenderci, gusto che tradizione che fa letteralmente impazzire gran parte dei consumatori italiani.
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