Il bonus bollette è un sussidio automatico creato per abbassare la bollette degli italiani durante la crisi energetica e delle materie prime.
È in vigore dal 2022, ed è sempre stato legato all’ISEE delle famiglie per la sua erogazione. Il governo ha modificato i requisiti nel corso del tempo, per permettere a più utenze di essere coinvolte.
Il bonus è completamente automatico, non richiede nessuna domanda e lo stato lo elargisce direttamente in bolletta. Al termine dell’anno però alcune delle modifiche ai parametri di accesso al bonus bollette scadranno, e il governo dovrà prendere provvedimenti a riguardo a meno di non voler vedere la platea del sussidio ridotta drasticamente in uno dei periodi più critici per le bollette e le spese energetiche. Le ipotesi sul tavolo del Presidente del Consiglio Meloni sono diverse, ma indicazioni più precisa saranno inserite all’interno dell’imminente legge di bilancio.
La storia del Bonus Bollette fino ad oggi
Quanto fu istituito, in luce dell’aumento dei prezzi causato dell’invasione russa in Ucraina e dalle conseguenti sanzioni internazionali, il bonus bollette riguardava soltanto una piccola parte della popolazione. Il primo limite ISEE per accedere a questo sussidio era infatti di appena 8.265 euro, e riguardava quindi soltanto famiglie in stato di indigenza. La situazione però si aggrava presto e il governo Draghi aumenta il limite ISEE a 12.000 euro, portando quindi il sussidio nelle tasche di oltre 5 milioni di italiani.
Questo nuovo limite è in scadenza al 31 dicembre 2022. Non solo la situazione è tale per cui una diminuzione della platea del bonus bollette potrebbe essere disastrosa, ma gli aumenti delle ultime settimane dovrebbero spingere il governo a elaborare nuove misure per ampliarla. In caso contrario, oltre agli aumenti già previsti, migliaia di famiglie si troverebbero a dover affrontare un ulteriore aumento indiretto delle proprie bollette dovuto alla mancata elargizione del sussidio che, fin da aprile di quest’anno, le abbassava in automatico.
Le proposte sul tavolo del governo Meloni
Il governo Meloni aveva promesso come primo atto della propria azione esecutiva un decreto con aiuti per famiglie e imprese. I primi consigli dei ministri però non hanno prodotto questa legge, bloccata dalla necessità di stanziare prima i fondi necessari. Le misure sul bonus bollette sono quindi ancora tutte teoriche. Alcuni indizi potrebbero essere dedotti dalla nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, che costituisce l’ossatura della legge di bilancio da approvare a dicembre.
Per quanto riguarda il bonus bollette, le ipotesi principali in campo sono due. La prima è sganciarlo completamente dall’ISEE. La situazione patrimoniale degli ultimi due anni, fotografata da questo parametro infatti, potrebbe non essere il miglior modo per scovare le famiglie in maggiore necessità di un aiuto per le bollette. L’altra idea è quella di un ulteriore aumento al tetto dell’ISEE, che arriverebbe a 15.000 euro per il prossimo anno. Rimarrebbe invariato invece l’ISEE per le famiglie numerose che vogliono avere accesso al bonus bollette, che rimarrebbe a 20.000 euro.
Al momento infatti il bonus spetta, oltre a coloro che hanno un ISEE inferiore ai 12.000 euro, a coloro che hanno una famiglia con almeno 4 figli e un ISEE inferiore a 20.000 euro, e ai percettori della pensione e del reddito di cittadinanza che già hanno accertato la proprio posizione di indigenza tramite i requisiti per ottenere il sussidio. Inoltre per essere scontate le bollette devono essere intestate ad uno dei componenti della famiglia.