Il Ministero della Salute ha lanciato l’allarme circa un prodotto in virtù della non conformità microbiologica per presenza di salmonella pp
Il richiamo è avvenuto ufficialmente lo scorso 31 ottobre. Scopriamo quali sono i lotti incriminati e come devono comportarsi i soggetti che l’hanno acquistato.
I pericoli legati alla contaminazione del cibo sono sempre di estrema attualità. Fortunatamente il Ministero della Salute lavora egregiamente sotto questo punto di vista e dispone richiami periodicamente.
Appena viene riscontrata un’anomalia scatta l’allarme com’è giusto che sia. D’altronde con la salute non si scherza. I pericoli in tal senso possono essere innumerevoli. Proprio pochi giorni fa per l’esattezza il 31 ottobre è stato emesso un nuovo avviso in tal senso.
In quale insaccato è stata trovata la salmonella: ecco i numeri dei lotti
Scopriamo di quale prodotto si tratta e quali sono i motivi della decisioni e i lotti incriminati. Si tratta della salsiccia stagionata del marchio Bartoloni Salumi. Il nome o ragione sociale dell’OSA con il quale il prodotto è stato commercializzato è Bartoloni Carni di Bartoloni Elisabetta & C. snc.
Il marchio di produzione dello stabilimento è IT 9-3190/LCE. Per quanto concerne la sede è frazione Fogliano, a Spoleto, in provincia di Perugia. Il formato è confezionato sottovuoto da 2 Kg e viene venduto anche sfuso presso i vari punti vendita.
Passando ai numeri di lotto dei prodotti ritirati, la data di confezionamento della salsiccia stagionata ritirata è 23/09/2022 mentre la data di scadenza o termine minimo di conservazione è il 23/05/2023.
Il motivo che ha portato a disporre il ritiro così come si può leggere sul sito salute.gov è la non conformità microbiologica per “presenza di salmonella pp”. Dunque torna lo spettro di questo batterio che se ingerito può essere piuttosto dannoso per le persone. Tra i sintomi riconducibili ad un’intossicazione di questo tipo ci sono crampi addominali, diarrea, febbre e vomito. Il periodo di incubazione generalmente di 12-72 ore.
Il Ministero della Salute consiglia a coloro che hanno già acquistato il cibo del lotto e del marchio sopracitato di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita. Non occorre lo scontrino fiscale e si può richiedere sia il rimborso sia il cambio con un altro articolo di pari valore. Ad ogni modo per rimanere sempre aggiornati su questa tematica basta consultare il portale del Ministero che fornisce aggiornamenti sempre costanti.