Vi siete mai domandati quanto consuma un forno elettrico? La risposta non vi piacerà e sconvolgerà le vostre abitudini.
Chi pensa che sostituire l’uso dei fornelli a gas con il forno elettrico sia una buona idea di risparmio dovrà ricredersi.
Da diversi mesi siamo alle prese con i rincari e per risparmiare si intraprendono le strade più disparate. Gli italiani sono diventati dei veri strateghi per cercare di spendere il meno possibile pur soddisfacendo ogni necessità. Si attuano trucchi di risparmio al supermercato per evitare uno scontrino fumante. Si cercano soluzioni alternative all’uso della macchina per ammortizzare il costo di un pieno di benzina. E poi in casa si mettono in pratica accortezze per tentare di ridurre i consumi di luce e gas. Chi ha potuto è passato al fotovoltaico oppure alla pompa di calore o ad una stufa a pellet come alternative al tradizionale riscaldamento. Si spegne la luce quando si esce dalla stanza, si sono ridotti i tempi di una doccia, si spengono gli elettrodomestici inattivi e tanti consumatori stanno preferendo il forno elettrico ai fornelli a gas come modalità di cottura. Questa è una soluzione efficace in termini di risparmio?
Conoscere i consumi degli elettrodomestici significa poter stimare una spesa giornaliera o settimanale in modo tale da dirottare le proprie decisioni verso il risparmio. Sapendo, ad esempio, che il forno elettrico costa circa 1 euro alla prima mezz’ora di accensione si potrà decidere quante volte a settimana utilizzarlo.
Il consumo di 1 euro vale sia per il riscaldamento che per la cottura delle pietanze. Risulta eccessivo per un elettrodomestico acceso solamente per 30 minuti. Parliamo di un tradizionale forno elettrico, di grandi dimensioni, energivoro e di classe energetica bassa. Più è grande, naturalmente, più consumerà dato che sfrutterà più energia per riscaldare tutta la superficie. Stesso discorso per le temperature più alte. In generale un forno di categoria G con utilizzo sotto i 180° consuma il 100% in più rispetto ad un apparecchio di classe A.
Inoltre i costi variano in base all’orario di accensione del forno dato che in relazione alla luce esistono diverse fasce orarie con prezzi diversi.
L’utilizzo del forno elettrico se associato a specifici accorgimenti può incidere meno in bolletta. Con riferimento alle fasce orarie prima citate è consigliabile accendere l’elettrodomestico solamente di sera e nei weekend. Inoltre è preferibile utilizzare un’unica accensione per più preparazioni per ammortizzare il consumo più elevato della prima mezz’ora.
Spegnere 15/20 minuti prima del termine della cottura, poi, permetterà di finire di cuocere le pietanze lasciandole al caldo nel forno mentre si riducono i consumi. Un risparmio maggiore si avrà, poi, utilizzando pirofile in ceramica o vetro dato che garantiscono una cottura più rapida e uniforme rispetto al metalli. Infine, ricordiamo l’importanza della manutenzione e della pulizia dell’elettrodomestico per mantenerlo correttamente funzionante e, dunque, evitare inutili consumi.
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