L’ISEE è lo strumento più utilizzato dallo Stato e dagli enti locali per decidere chi sia in diritto di avere un sussidio.
Calcola la situazione reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare, prendendo in considerazione gli ultimi due anni e vari parametri che influenzano il benestare di una famiglia.
Nella miriade di bonus che negli ultimi anni sono stati elargiti esistono però altrettante sogli ISEE diverse. Lo Stato insomma non ha una definizione univoca di povertà. La stessa famiglia che si vede scontate le tasse universitarie del figlio a carico non può accedere al bonus per le bollette elettriche e del gas. Questo sia perché l’ISEE è uno strumento complesso, sia perché diverse situazioni richiedono diversi interventi da parte dello Stato. Una famiglia in difficoltà pensa prima a pagare le bollette, e se poi è in grado a mandare un figlio all’università.
Cos’è l’ISEE e come ottenerlo
Come riportato dal sito del Ministero per il Lavoro e le Politiche Sociali, l’ISEE è “l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata”. È composto da una miriade di parametri, che riguardano soprattutto due ambiti: i componenti della famiglia e il patrimonio della stessa.
Esistono diversi tipi di ISEE a seconda delle situazioni a cui è applicato. L’ISEE ordinario è quello più comune che risale agli ultimi due anni, ma ne esiste una versione aggiornata, l’ISEE corrente, che fa riferimento agli ultimi 12 mesi in caso di grandi cambiamenti nel reddito. L’ISEE sociosanitario serve in caso di prestazioni domiciliari per persone non autosufficienti, quello universitario per le famiglie che hanno un figlio che frequenta un ateneo.
Per ottenere l’ISEE bisogna presentare la DSU, la dichiarazione sostitutiva unica che rappresenta la situazione patrimoniale del proprio nucleo familiare. Andrebbe presentata all’INPS, ma ci si può far aiutare dai CAF in caso si abbiano difficoltà a compilare i moduli presenti sul sito internet dell’Istituto di previdenza sociale. Dal 2020 esiste anche l’ISEE precompilato anche lui disponibile tramite il sito dell’INPS.
Le soglie dei bonus statali e locali
Per ogni bonus, sconto o aiuto che lo Stato elargisce esiste una soglia ISEE. Più è alta più persone avranno accesso allo sconto, più è bassa più la platea sarà ristretta. In ordine dal più ampio al più restrittivo, troviamo per primo il Bonus Psicologo a 50.000 euro, poi il Bonus Prima Casa Under 36: questa misura che sconta alcune tasse sull’acquisto della prima casa ai giovani ha una soglia ISEE di 40.000 euro. C’è poi il bonus affitti fino a 35.000 euro. Seguono gli sconti alle tasse universitarie, che variano da ateneo ad ateneo ma di solito richiedono un massimo di 30.000 euro.
Il bonus energia arriva a 20.000 euro di reddito se la famiglia ha più di 4 figli, mentre il bonus maternità dei comuni richiede un patrimonio negli ultimi due anni di poco più di 17.000 euro. Da qui si arriva ai bonus più stringenti, riservati soltanto alle fasce più deboli della popolazione. Il Reddito di Cittadinanza con poco più di 9.000 euro di ISEE, il bonus al canone Rai per gli over 75 e il bonu telefono attorno agli 8000 euro, e infine la carta acquisti, fino a poco più di 7.000.