Sta per essere varato dal governo Meloni il nuovo decreto aiuti, il quarto, che conterrà anche la riforma dei parametri dell’ISEE.
In particolare il parametro da modificare sarebbe la franchigia entro la quale il possesso di uno o più immobili non influisce sul calcolo dell’ISEE.
Così il governo vorrebbe ampliare l’accesso alle varie misure che l’ISEE regola, in particolare all’assegno unico universale che ha rimpiazzato tutti i bonus relativi ai figli a carico. In questo modo più famiglie potrebbero ricevere il sussidio e quelle che già lo ricevono avrebbero la possibilità di aumentarne l’importo, vedendosi di fatto ridotto il calcolo dell’ISEE. Le cifre e le tempistiche della riforma, e tutte le misure che saranno contenute nel quarto decreto aiuti.
Per tutti coloro che ricevono bonus e sussidi dallo Stato, l’ISEE è un parametro molto familiare. Calcola la situazione patrimoniale e reddituale del nucleo familiare, e si ottiene attraverso la DSU, la dichiarazione sostitutiva unica che può essere compilata nell’area riservata sul sito dell’INPS o presso i CAF. Tramite questa valutazione si può accedere a diversi bonus e vantaggi forniti dallo stato in base al reddito e alla situazione patrimoniale delle famiglie che la presentano.
L’ISEE è utile per accedere a moltissimi bonus. Quello che il governo vuole facilitare con la norma contenuta nel decreto aiuti quater è l’assegno unico universale per le famiglie con figli, ma ne esistono molti altri. Il più famoso è forse il Reddito di Cittadinanza, a cui si accede con un ISEE inferiore a poco meno di 10 mila euro. Anche la riduzione o l’esenzione dalle tasse universitarie passa per la presentazione dell’ISEE.
Ci sono poi tutta una serie di bonus, da quello per la prima casa ai giovani a quello per gli affitti, fino al bonus energia che sta tenendo a bada i prezzi delle bollette in questo inverno di rialzo dei prezzi. Per questo motivo milioni di italiani presentano l’ISEE ogni anno e di conseguenza potrebbero essere influenzati dalle decisioni del nuovo governo.
Il problema riscontrato dal governo nei parametri ISEE riguarda principalmente l’accesso all’assegno unico. Per aiutare la natalità, punto importante nel programma del governo tanto da dare il nome ad un ministero, l’esecutivo sta pensando di ampliare il sussidio per i figli a carico. Il parametro non solo per l’assegnazione ma anche per la cifra che l’assegno assume per ogni famiglia.
Uno dei principali motivi per cui l’assegno si riduce è il possesso di un’abitazione. Questa non conta ai fini del calcolo dell’ISEE se questo non supera i 52 mila euro. Ma una volta arrivati a questa cifra, incide per ben il 20%. Questa situazione rende molte famiglie che potrebbero giovare del sussidio troppo ricche agli occhi dello stato, dato che la prima casa rimane uno dei metodi di investimento e risparmio preferiti degli italiani.
Il piano del governo prevede quindi di alzare la soglia entro cui la prima casa non influisce sul calcolo dell’ISEE. Questa riforma dovrebbe essere inserita nel decreto aiuti quater, e le cifre ipotizzate dovrebbero aggirarsi attorno a 80 mila euro. Prima dell’approvazione del consiglio dei ministri bisognerà trovare le coperture, dato che il costo della norma potrebbe alzarsi fino a 18 miliardi di euro l’anno.
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