Sul tavolo del Governo ci sono diverse idee, tra cui anche una novità bonus in busta paga. Scopriamo di cosa si tratta.
Anche se ci sono ancora molti dubbi in merito alla Riforma sulle pensioni, c’è un’ipotesi piuttosto concreta sul tavolo del governo. Il premier Giorgia Meloni hai in mente di introdurre un bonus in busta paga per i lavoratori che tardano a ritirarsi dal lavoro.
Quello sulle pensioni è un tema molto caldo e, nelle ultime ore, si susseguono diverse ipotesi che sono al vaglio del Governo.
E praticamente certo che, in vista del 2023, avverrà la proroga di due misure di pensionamento anticipato:
- una è certamente Opzione donna, che dovrebbe essere confermata così com’è, senza alcuna modifica;
- l’altra, invece, potrebbe essere Quota 41 con un limite d’età ben preciso (ma è ancora tutto da vedere).
Nel frattempo quel che è certo, e che il Governo confermerà l’indennità Ape sociale anche per il 2023.
Queste, dunque, dovrebbero essere le opzioni a disposizione dei lavoratori in odore di pensione che intendono usufruire di una misura flessibile, per evitare la riforma Fornero.
Tuttavia, il Premier Giorgia Meloni ha previsto anche un’incredibile bonus per i lavoratori che si comportano in un particolare modo.
Novità bonus in busta paga: di cosa si tratta
Sebbene il Governo Meloni abbia intenzione di promuovere delle misure che consentano un ritiro dal lavoro più flessibile, c’è da fare i conti con le risorse economiche che scarseggiano.
A partire dal primo gennaio 2023, i lavoratori prossimi al pensionamento avranno a disposizione la legge Fornero, Opzione donna, Ape sociale (che non è una vera e propria pensione) e una forma di pensionamento anticipato non ho ancora ben definita.
Il tempo stringe e il Governo sta valutando diverse opzioni per realizzare una Riforma delle pensioni 2023, che dia concretamente la possibilità ai lavoratori di dribblare la legge Fornero.
Ricordiamo che la riforma pensionistica attualmente in vigore, conosciuta proprio con il nome di legge Fornero, prevede requisiti per il pensionamento piuttosto alti. In particolare, per andare in pensione con la legge Fornero, è necessario compiere 67 anni di età e aver versato almeno 20 anni di contributi.
In alternativa, è disponibile la versione anticipata ordinaria, che permette ai lavoratori di andare in pensione con almeno 42 anni e 10 mesi di versamenti contributivi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, senza alcun limite anagrafico.
Nel corso degli ultimi anni, i vari Governi, che si sono susseguiti, hanno di volta in volta introdotto delle misure di pensionamento più flessibili. Nella maggior parte dei casi si tratta di pensionamenti anticipati, che permettono al lavoratore di andare in pensione prima del sessantasettesimo anno di vita, a fronte di un sacrificio economico.
Il governo Meloni è consapevole dell’importanza di offrire la possibilità ai lavoratori di ritirarsi prima, rispetto ai requisiti imposti dalla legge Fornero. Tuttavia, si è dovuto scontrare con la carenza di risorse da parte dell’INPS, che è sempre più in affanno nel pagamento delle pensioni.
La riforma delle pensioni 2023: ci sarà un gradito bonus
La riforma delle pensioni 2023 prevedrà sicuramente la presenza di misure flessibili che consentiranno ai lavoratori di ritirarsi dal lavoro prima dei 67 anni di età.
Ma, allo stesso tempo, si intende offrire un bonus a coloro che continueranno a lavorare oltre 63esimo anno di età.
Il beneficio in questione prevede di un premio pari a €50 in più al mese di pensione, per ogni anno di lavoro oltre il 63esimo anno di vita.
Lo scopo del beneficio è quello di disincentivare il ritiro anticipato dal lavoro. Ma, allo stesso tempo, di premiare coloro che continuano a lavorare, provando a rispettare i requisiti previsti nella legge Fornero.