È emergenza per un batterio presente nell’acqua del rubinetto. Non deve assolutamente essere utilizzata per non mettere a rischio la propria salute.
L’allerta è scattata in dieci Comuni della provincia di Pescara. L’ASL di competenza comunica ai cittadini le modalità opportune di uso dell’acqua del rubinetto.
Il giorno 8 novembre i prelievi effettuati alla Sorgente Vitella d’Oro di Farindola in provincia di Pescara hanno rilevato la presenza nell’acqua di un batterio. In post clorazione si è notato un superamento dei limiti consentiti del parametro Clostridium perfringens. Non è la prima volta che il batterio è stato segnalato. L’ultimo rilevamento risale al 2021, a San Valentino, con riferimento all’acqua potabile di Abruzzo Citeriore. Nel piccolo paese di 1.900 abitanti, ben 200 persone hanno manifestato sintomi di gastroenterite. Una ventina di casi sono stati segnalati, invece, a Scafa, un paese vicino. Oggi la situazione si sta ripetendo, l’azienda comprensoriale acquadottistica Aca Spa sta svolgendo i controlli del caso per limitare i danni.
Batterio nell’acqua del rubinetto, non è più potabile
I Comuni interessati dalla presenza del batterio nell’acqua del rubinetto sono numerosi. Cappelle sul Tave, Loreto Aprutino, Collecorvino, Moscufo e Picciano. Montesilvano nelle località di Colle della Selva, Colle Arena Alta, Macchiano, Barco, Collevento e tutte le zone limitrofe (via De Gasperini con relative traverse) e Penne, tranne Contrada Roccafinadamo, Villa Degna, Colle Maggio e Colle Trotta.
Contaminata l’acqua di Pescara nella Strada Valle Furci, Strada Valle Ferzetti, Strada Colle Caprino, Via Valle Furci, Via Vado del Sole, Strada Vicinale Valle Ferzetti e la zona di Via Colle Innamorati da via Colle Innamorati 343 a Strada Valle Furci. L’allarme coinvolge anche Pianella tranne le frazioni di Castellana, Cerratina, Vicenne Sud, Nardangelo, Conoscopane, Morrocino. Concludiamo con Spoltore centro storico, zone limitrofe, Villa Santa Maria e Caprara.
Le raccomandazioni della ASL
L’ASL raccomanda di usare l’acqua del rubinetto ai fini alimentari solamente in seguito a bollitura. In questo modo si allontanerà il pericolo di gastroenterite (che si manifesta con crampi addominali e diarrea acquosa) causata dalla presenza del batterio. Le temperature comprese tra 70 e 100 gradi, infatti, uccidono la stragrande maggioranza dei batteri responsabili di contaminazioni come sta accadendo per il Clostridium perfringens. Un altro accorgimento utile può essere utilizzare l’acqua di bottiglia per lavare i denti.