Scopriamo come viene recapitata una notifica della cartella esattoriale e cosa accade in caso di assenza del destinatario.
Le strade di consegna della cartella di pagamento sono due. Il Fisco non desisterà solo perché il destinatario non è in casa.
Il Fisco non è il migliore amico dei contribuenti. Quando l’Agenzia delle Entrate bussa alla propria porta nella maggior parte dei casi non è per un incontro piacevole. Tra multe, tasse non corrisposte, mancati pagamenti, il pensiero dell’arrivo di una cartella esattoriale spaventa molti cittadini. E non farsi trovare in casa non è una soluzione al problema dato che il Fisco ha due possibilità di notificare l’obbligo di versamento della somma dovuta. Attraverso degli agenti della Polizia Municipale, dei messi comunali o Ufficiali della riscossione oppure spedendo la missiva con raccomandata A/R utilizzando il servizio di Poste Italiane.
Notifica della cartella esattoriale, come avviene
Iniziamo dalla consegna a mano, effettuata tramite Poste Italiane. Il postino che suona e non trova il destinatario della cartella presso la sua abitazione né una seconda persona che può ritirare la missiva per suo conto depositerà la notifica nel punto utile più vicino alla residenza entro due giorni. Sarà compito del cittadino, poi, recuperare il piego.
In caso di notifica con agenti di riscossione, invece, la procedura sarà più lunga. Inizialmente gli incaricati – messi comunali, Polizia Municipale o ufficiali di riscossione – dovranno depositare una copia dell’atto presso il Comune, procedere con l’affissione dell’avviso e inviare una raccomandata per avvisare l’interessato della presenza della cartella da ritirare. L’iter dovrà svolgersi entro 30 giorni dal primo tentativo di consegna.
Chi potrà non pagare una cartella esattoriale
Chi sa di essere in debito con il Fisco ma non è ancora stato informato di una verifica e non ha ricevuto una notifica di cartella esattoriale può sperare che la Pace Fiscale promessa dal nuovo Governo si realizzi veramente. In questo caso potrà contare sulla cancellazione del debito a condizione che la somma da corrispondere non superi i 1.000 euro.
Per somme superiori si applicherà, secondo quanto ipotizzabile al momento, un saldo e stralcio. Il contribuente dovrà pagare solo il 20% dell’importo. Il restante 80% verrà cancellato. Inoltre, Giorgia Meloni ha in mente una rateizzazione delle somme da pagare per permettere ai cittadini pagamenti dilazionati più sostenibili. L’obiettivo è ristabilire un’amicizia tra Fisco e contribuenti con vantaggi per entrambe le parti.