Il momento storico moltiplica i rischi legati alle truffe. Il gas, ad esempio, sembra piuttosto gettonato e non solo dai cybercriminali.
Con la crisi tricefala attuale (economica, energetica, pandemica), le possibilità di restare invischiati in un periodo nero sono piuttosto elevate per qualsiasi contribuente.
E, in effetti, le difficoltà finanziarie sono all’ordine del giorno per una larga schiera di famiglie italiane, condizionate sia dai postumi delle criticità imposte dalla pandemia che dai riflessi della guerra in Ucraina sui costi delle utenze. Senza contare l’inflazione crescente che, di fatto, ha portato quasi tutti i prodotti a prezzi fuori budget. Oltre che, alla lunga, logoranti per le tasche degli italiani. Senza dimenticare che è proprio in situazioni simili che si corrono i rischi maggiori. E non tutti legati al possibile stato di indigenza. La crisi energetica ha infatti proiettato a livelli storici il costo delle utenze, soprattutto quello del gas, costringendo le famiglie ad accettare piani di razionamento, consumi centellinati e attenzione particolare alla gestione di luce e riscaldamenti.
Una condizione che, con l’inverno alle porte, rende quantomeno difficile immaginare dei mesi tranquilli. Anche perché, come detto, i momenti di crisi estendono ombre minacciose forse meno evidenti dei pericoli concreti ma comunque una potenziale trappola su un cammino già di per sé complicato. Perché anche nella difficoltà comune, ci sarà sempre qualcuno che tenterà di portare la situazione a proprio vantaggio. Solitamente perché incapace di creare una strada sua. Più raramente per disperazione. La strada delle truffe, infatti, si attaglia decisamente di più al primo caso.
Truffe sul gas, attenti alle offerte trappola: come riconoscerle
Il mondo del web ha inevitabilmente favorito la diffusione delle pratiche truffaldine. Sia per la vastità del numero delle potenziali vittime, sia per la facilità di diffonderle. Il problema è che, in un momento storico come questo, la possibilità di incappare in errori fatali è decisamente più elevata. Chiunque, infatti, dà la caccia a occasioni di risparmio e, per questo, tende a prestare meno attenzione sulle offerte incontrate, anche se qualche nota stonata dovesse essere abbastanza evidente. Un altro problema è la fauna multiforme che caratterizza le truffe, anche in merito alle utenze: dal finto aggiornamento alle offerte fantasma, fino alle false agevolazioni. Senza contare che, spesso, i truffatori si affidano a strumenti più ipnotici rispetto al web, come ad esempio il telefono.
La frode commerciale può essere veicolata anche a parole. E il gas, in questo senso, rappresenta solo uno dei campi d’azione. La truffa telefonica è abbastanza multiforme: si va dalle finte associazioni di consumatori (mai in possesso di informazioni sui consumi del singolo) a numeri di telefono che, apparentemente, vengono utilizzati da operatori di grandi società. I quali, ingaggiando l’utente su discussioni mai propriamente cristalline, cercano di ottenere informazioni sui consumi per propinare offerte “su misura” e (sempre in apparenza) estremamente vantaggiose. Attenzione però, perché un’offerta coperta d’oro presenta tante caratteristiche degne di sfiducia. A cominciare proprio dal vantaggio estremo. Inoltre, almeno per quel che riguarda le associazioni di consumatori, è estremamente difficile esserne contattati personalmente.
Stesso discorso per la truffa del campanello: in questi casi, l’obiettivo è ottenere firme con l’inganno, mollando contratti apparentemente vantaggiosi a condizioni in realtà ben peggiori di quelle lasciate. Senza dimenticare i problemi correlati: la maggior parte dei truffati rinuncia a denunciare. Passo che, in realtà, sarebbe necessario per tentare di venirne fuori e per impedire che altre persone finiscano per caderci.