L’INPS ha calcolato con delle stime a quanto ammonteranno le pensioni della Generazione X, quella dei nati tra il 1965 e il 1985.
Tra qualche anno i primi membri di questa generazione inizieranno a maturare i requisiti per andare in pensione con la legge di sistema della previdenza sociale italiana, la Legge Fornero.
Le previsioni dell’INPS non sono rosee, e parlano di pensioni piuttosto basse per questa generazione. Il problema si anniderebbe nei salari bassi che in molti hanno percepito, e della grave instabilità del lavoro che le politiche del nuovo millennio su questo argomento hanno causato. A differenza dei Boomer, che hanno goduto di un benessere economico senza precedenti, gli Xer hanno cominciato a lavorare troppo tardi per giovare degli anni ’80, e hanno invece dovuto affrontare alcune delle peggiori crisi economiche a cavallo tra i due millenni.
Generazione X e stipendi bassi, l’allarme di Tridico
La Generazione X è spesso considerata una generazione di mezzo. Dimenticati nello scontro generazionale che ha caratterizzato l’ultimo decennio, quello tra Boomer e Millennial, gli Xer sono composti dai nati tra il 1965 e il 1985. Troppo tardi per poter vivere il boom economico, troppo presto per potersi dire nati digitali, hanno spesso vissuto gli anni 80 da adolescenti raggiungendo l’età adulta a cavallo dei due millenni.
Proprio questa collocazione temporale li ha però esposti ad un mondo del lavoro in subbuglio. Finito il benessere degli anni 80, il nuovo millennio ha regalato soltanto incertezza e crisi. Prima la bolla delle .com, poi la crisi dell’11 settembre e infine quella del 2008-2011, hanno scandito la vita lavorativa di moltissimi degli appartenenti alle coorti di questa generazione. Questo, denuncia il presidente dell’INPS Tridico, ha causato una grande differenza negli stipendi medi e di conseguenza, ora che si affacciano al pensionamento, nel futuro importo che i membri di queste generazioni potrebbero ottenere andando in pensione.
I primi nati in questa generazione iniziano infatti a vedere il traguardo. Meno di 10 anni di lavoro per la Fornero, anche meno per chi ha cominciato a lavorare molto giovane e punta alla pensione anticipata. Addirittura le prime lavoratrici che scelgono opzione donna potrebbero raggiungere l’età pensionabile tra un paio d’anni, se questa norma fosse rinnovata o resa strutturale.
A quanto ammonteranno le pensioni?
Il caso che più spaventa nella simulazione conclusa dall’INPS riguardo questa generazione è anche uno tra i più comuni. Riguarda infatti coloro che hanno mantenuto uno stipendio di 9 euro l’ora in media, e vanno in pensione con 30 anni di contributi, a 65 anni di età. Per costoro si parla infatti di una pensione che si aggira attorno ai 750 euro al mese. Un dato bassissimo, che deriva dagli stipendi bassi che questa generazione ha percepito in molti anni della propria vita lavorativa.
Il presidente dell’INPS Tridico ha quindi ammonito il governo nei confronti di questa eventualità. Spesso negli ultimi anni ci si è concentrati sull’abbassare l’età pensionabile, quando per le prossime generazioni il vero problema potrebbero essere gli assegni pensionistici troppo bassi. Questo problema in realtà si sta già manifestando con i pensionati odierni, anche se in misura minore. Il 32% dei pensionati già prende 1000 euro al mese o meno, e oltre il 20% dei lavoratori prende stipendi a meno di quattro cifre al mese.