Non c’è pace per i cittadini italiani. Gli ultimi mesi più che mai stanno mostrando un aspetto della crisi che nessuno avrebbe immaginato.
Il vento di crisi abbattutosi sul nostro paese continua la sua marcia calpestando ormai in ogni modo possibile ed immaginabile la dignità dei cittadini italiani. Ormai è diventato difficile muoversi in ogni direzione. Fare la spese al supermercato, rifornire di carburante la propria auto, pagare le bollette, accedere a qualsiasi tipo di servizio. La situazione è ormai al limite e niente fa pensare che la cosa possa risolversi in un tempo relativamente breve.
L’allarme è ormai diffuso da moltissimo tempo, i cittadini sono alle prese con dinamiche nemmeno mai immaginato. Fare la spesa al supermercato o al negozio sotto casa è ormai praticamente impossibile. Qualsiasi tipo di articolo di genere alimentare e non è aumentato in modo esponenziale. Nessuna differenza tra beni di prima necessità o meno, il mercato sta divorando ogni cosa, i prezzi sono le armi ormai spianate contro i cittadini inermi.
Di questi tempi per i cittadini, per i consumatori è diventato ormai impossibile fare il pieno all’automobile, accedere ai servizi prima più che mai a portata di mano, fare in modo insomma che la crisi rappresenti ben altro rispetto a quello che è in realtà al giorno d’oggi. Purtroppo nel quotidiano ciò non è possibile per la maggior parte dei cittadini. La situazione è drammatica, in ogni parte del paese entrano in scena situazioni di vera e propria emergenza.
Di questo passo l’attesa per quella che potrebbe essere la fine di questo periodo tanto particolare potrebbe diventare estenuante ed assolutamente sfiancante. Ci troviamo di fronte ad una situazione mai provata, almeno negli ultimi decenni. Il cittadino spesso è impossibilitato a rispettare scadenze, mettere in tavola un piatto caldo e tante altre quotidiane esigenze o come nel caso di bollette da pagare, tanti altri doveri.
I cittadini sono costretti a sfogliare i volantini alla ricerca del prodotto maggiormente scontato da acquistare, rinunciare a quelli che magari potevano essere, prima, i prodotti stessi preferiti. Andare a cercare le classifiche dei prodotti più economici per provare ad acquistare più cose possibili. Il rischio concreto è che si arrivi ad un punto in cui tra aumenti diffusi in ogni ambito, il cittadino non possa più rispondere a suon di denaro.
Il rischio concreto, più che mai tangibile in questi ultimi tempi riguarda però la possibilità di ulteriori aumenti di prezzo, cosi come già annunciato, tra l’altro da qualche azienda produttrice di beni di natura alimentare. A questo punto le certezze dei cittadini sono realisticamente al lumicino. Non è possibile immaginare un futuro migliore, almeno nel breve tempo. Le condizioni peggiorano ed in molti agitano bandiera bianca con estrema dignità.
Aumento prezzi, cittadini al collasso: i prodotti a rischio aumento nei prossimi mesi
L’ultimo Indice prezzi della Fao di ottobre analizzati da Coldiretti, ci parlano già di prezzi dei cereali in aumento. L’incremento si è attestato sull’11% rispetto al 3% dello scorso anno. Prodotti di carne e caseari sono cresciuti poi rispettivamente del 5,7% e 15,3%. In questo settore i produttori sono letteralmente con l’acqua alla gola. I costi sono aumentati per una percentuale vicina al 60% in più in seguito ai rincari energetici e al gasolio. Per quel che riguarda i mangimi, ad esempio, si parla di una spesa del 110% in più.
Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini spiega in questo modo l’attuale situazione di settore: “La chiusura di un’azienda zootecnica significa anche che non riaprirà mai più, con la perdita degli animali e del loro patrimonio genetico custodito e valorizzato da generazioni di allevatori”. Latte e formaggi e carni, insomma a forte rischio rincari per il prossimo periodo. Non è tutto però, purtroppo. Altri prodotti potrebbero subire forti rincari o addirittura sparire.
Nel caso specifico si parla di banane, riso, olio, vino, carta igienica, ammoniaca e i prodotti di ricambio auto. Non solo l’incremento dei costi di produzione ma anche il cambiamento climatico incide fortemente sulla situazione attuale. Alluvioni, grandinate, trombe d’aria hanno causato danni all’agricoltura per circa 6 miliardi di euro. La situazione insomma è più che mai delicata ed il futuro, purtroppo, sembra non promettere uno scenario migliore.