Un marchio di uova richiama tre lotti e il Ministero della Salute lancia l’allerta. Il rischio è un’infezione da salmonella enterica.
Monitoraggio costante, da parte del Ministero della Salute, sui prodotti in commercio nei supermercati italiani. Strategia di tutela per i consumatori, così come per i produttori. Con tanto di strette applicate, anche al minimo sospetto.
Figurarsi se, in ballo, dovesse esserci potenzialmente qualcosa di estremamente pericoloso come il virus della salmonella. In questo senso, l’attenzione sugli alimenti maggiormente soggetti al rischio di contaminazione batteriche resta elevatissima. È il caso delle uova, sulle quali l’attenzione del Ministero è massima, sia in merito ai parametri da adottare sulla garanzia di qualità, sia nella verifica di quanto messo in vendita nei luoghi di distribuzione. Non è raro, infatti, incappare in casi di infezione derivanti dal contatto con l’uovo e le sue varie lavorazioni. Ciò che l’ultima disposizione mira a evitare. I supermercati, infatti, hanno avviato il ritiro di uno specifico lotto di uova dagli scaffali, esposti al rischio di contaminazione da salmonella.
La prassi resta la medesima: non acquistare il prodotto o, in caso, restituirlo presso il punto vendita per ottenere il rimborso. Il Ministero della Salute ha infatti invitato i consumatori a prestare attenzione massima vista la pericolosità di un eventuale contagio. Il provvedimento è stato diramato il 10 novembre, riferito a un prodotto frequentatore piuttosto assiduo dei carrelli della spesa. Nello specifico, si tratta del marchio di uova confezionate AURORA S.R.L., con denominazione COPAV sulla confezione. Chiaramente, l’avviso ministeriale fa riferimento a un lotto in particolare che i supermercati stanno provvedendo a rimuovere dalla vendita.
Secondo quanto riferito dall’annuncio del Ministero della Salute, il nome (o ragione sociale) identificativo del prodotto commercializzato è AURORA S.R.L, FALCONARA MARITTIMA (AN), con sede legale in Via Nazionale. Per quanto riguarda il marchio di produzione dello stabilimento, si tratta di Avimarche, mentre la sede è sita in Via Barocco 14, 60010 Ostra Vetere, in provincia di Ancona. Le confezioni interessate sono quelle n. 180 uova e n. 90 uova. Il comunicato ha reso noti sia i numeri di lotto dei prodotti ritirati che le date di scadenza che, nello specifico, sono:
Sul sito del Ministero, nel portale dedicato, si fa riferimento a una positività riscontrata per quel che riguarda la Salmonella Enteritidis, riscontrata a seguito di “campionamento ufficiale feci galline ovaiole”, eseguito da ASUR Area Vasta il 27 ottobre 2022 (cod. all. 036AN089). L’allerta riguarda, quindi, la possibile contaminazione da salmonella enterica, portata da batteri in grado di scaturire nell’organismo umano un’infezione da salmonellosi. Una malattia piuttosto complessa nel trattamento e con sintomi potenzialmente seri, come disidratazione, vomito e diarrea nei casi più gravi. Solitamente è la coprocoltura (ossia l’analisi delle feci) l’esame decisivo per diagnosticarla. Dal momento che la disidratazione costituisce uno degli effetti più gravi, l’assunzione di liquidi e antibiotici è il primo passo nel percorso di cura. Anche se, nella maggior parte dei casi, la malattia decorre senza conseguenti permanenti, in alcuni casi potrebbero emerge complicanze croniche, come la sindrome dell’intestino irritabile.
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