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Sangue dal naso, come comportarsi per fermarlo: abbiamo sempre sbagliato

Published by
Valentina Trogu

La perdita del sangue dal naso è comune soprattutto tra i bambini e può dipendere da diversi fattori. Senza lasciarsi prendere dal panico, occorre agire con risolutezza e prudenza.

Fermare il sangue che esce dal naso può rivelarsi sbagliato. Ecco cosa fare qualora ci si trovi dinanzi ad un evento del genere.

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L’epistassi o perdita del sangue dal naso è legata a diverse cause come traumi, disturbi della coagulazione, infezioni. Il sangue esce dalla cavità nasale se l’epistassi interessa la parte anteriore del naso, dalla bocca se riguarda la parte posteriore del naso. In ogni caso è importante che si impedisca che il sangue venga ingoiato. Se gli episodi sono rari non bisogna allarmarsi. A volte la fragilità dei capillari porta alla perdita di sangue quando, ad esempio, si è raffreddati.

La preoccupazione, invece, deve salire nel momento in cui il flusso è abbondante e impiega troppo tempo a fermarsi o quando le perdite sono recidive e frequenti nel tempo. Un controllo dall’otorino, per esempio, potrebbe essere utile per risolvere il mistero. Al momento dell’episodio, intanto, occorre ricordare di non reclinare la testa all’indietro ma in avanti e di soffiare piano piano nel fazzoletto per determinare la presenza di un coagulo che potrebbe uscire più o meno facilmente. Inoltre si deve premere sulle narici per favorire l’emostasi ossia il blocco del sanguinamento.

Sangue dal naso, come agire al momento dell’episodio

Testa in avanti e nessun utilizzo di garze o bende all’interno del setto nasale che potrebbero peggiorare la situazione. I piccoli tamponi usati in passato, infatti, potrebbero provocare irritazioni o lesioni. Il sangue deve essere fatto defluire e bloccato semplicemente premendo alternativamente le narici. Un aiuto arriva dall’acqua fredda o da ghiaccio. Bagnare tempie e polsi in modo tale da supportare la coagulazione del sangue è la prassi giusta da seguire.

Un fazzoletto o una garza bagnata potrebbero servire per tamponare delicatamente la narice senza fermare il flusso come già suggerito. In generale l’episodio dura molto poco, quindi niente panico ma freddezza nel seguire le indicazioni ed evitare che il sangue arrivi nello stomaco. Rassicurare i bambini se coinvolti dell’epistassi è fondamentale. Il pianto, infatti, può far aumentare il sanguinamento e potrebbe portare il sangue in bocca, in gola è provocare il vomito.

Solo se passati diversi minuti il sangue continua ad uscire ininterrottamente dal naso allora si potrebbe decidere di recarsi al Pronto Soccorso.

Come evitare l’epistassi

Clima secco, infezioni e raffreddori possono portare a perdite di sangue dal naso. Ghiaccio, acqua fredda, respiri lunghi e testa in avanti sono le indicazioni da seguire quando capita l’epistassi. Il coagulo deve uscire dal naso per liberare le narici. Chi sa di avere i capillari fragili dovrebbe evitare di stare troppo tempo seduto oppure esposto al sole.

Per limitare gli episodi si dovrebbe bere molta acqua e mangiare frutta e verdura facendo il pieno soprattutto di vitamina C. K e P (ottime per la coagulazione del sangue). Alimenti ricchi di ferro, poi, sono consigliati dopo aver subito una perdita di sangue dal naso anche per prevenire una recidiva. Lenticchie, spinaci, uova, carne rossa rientrano tra gli alimenti consigliari. Meglio non sdraiarsi subito dopo un episodio ed evitare l’uso dell’acqua calda.

Parlarne con il proprio medico, poi, è importante per cercare di stabilire le cause di epistassi recidiva e con flusso abbondante.

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Valentina Trogu

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