Brutte notizie per molti contribuenti che rischiano di non avere il rimborso del modello 730 nel caso in cui abbiano commesso questo errore. Ecco di quale si tratta.
Attenzione, se avete diritto al rimborso 730, ma quest’ultimo non è stato ancora pagato, molto probabilmente avete commesso questo errore. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dall’alimentazione, passando per le bollette di luce e gas, fino ad arrivare alle piccole esigenze quotidiane, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio. Una chiara dimostrazione di come il denaro si riveli essere molto utile nelle più svariate circostanze.
Proprio per questo motivo, quando si tratta di soldi, è sempre bene non abbassare la guardia. A tal proposito, ad esempio, interesserà sapere che giungono brutte notizie per molti contribuenti che rischiano di non avere il rimborso del modello 730 nel caso in cui abbiano commesso questo errore. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Dichiarazione 730, occhio all’errore, in questo caso niente rimborso: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già avuto modo di vedere assieme come giungano brutte notizie per molti contribuenti che si ritrovano a dover fare i conti con delle lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate a causa di alcune anomalie nelle dichiarazioni dei redditi. Sempre soffermandosi su quest’ultima, inoltre, molti contribuenti rischiano di non avere il rimborso del modello 730 nel caso in cui abbiano commesso questo errore.
Ma di quale si tratta? Ebbene, il motivo potrebbe essere collegato al ruolo del datore di lavoro come sostituto d’imposta. Quest’ultimo, in quanto tale, provvede infatti ad effettuare direttamente in busta paga i conguagli, a debito o a credito, derivanti dalla dichiarazione dei redditi.
Nel caso in cui, però si tratti di un contratto di lavoro instabile, è meglio non indicare il datore di lavoro come sostituto di imposta. Ne sono un chiaro esempio i lavoratori stagionali del settore turistico, di quello agricolo e di quello edile, che rischiano di non essere alle dipendenze del datore di lavoro indicato sul modello 730 nel periodo destinato ai conguagli fiscali.
Ne consegue, pertanto, che in caso di interruzione improvvisa del rapporto di lavoro, il lavoratore rischia di non vedersi riconoscere il conguaglio risultante dalla dichiarazione dei redditi. Per questo motivo, onde evitare spiacevoli sorprese, si consiglia piuttosto di fare la dichiarazione dei redditi 730 senza sostituto d’imposta.