In Francia la crisi energetica inizia a farsi sentire, e se la situazione peggiora, si rischia di generare un effetto domino che ben presto colpirà anche il nostro paese.
L’Europa è a rischio blackout a causa della crisi energetica? Un pericolo che in realtà, nonostante la difficoltà del momento storico che stiamo vivendo, sembra tutto sommato lontano.
Al tempo stesso, non va per nulla sottovalutato quanto sta accadendo in Francia nelle ultime settimane. Il sistema elettrico delle nazione, come ha fatto notare in un recente approfondimento dedicato al tema il quotidiano online Start Mag, inizia infatti ad essere in difficoltà. I megawatt offerti dallo stato sono infatti in costante diminuzione da qualche mese, e inizia adesso ad esserci preoccupazione a riguardo.
La Francia era stata una delle nazioni che in questi mesi aveva fin da subito deciso di applicare anche con una certa rigidità il progetto messo a punto dalla Commissione Europea per mettere fine alla dipendenza energetica dalla Russia.
Lo scoppio del conflitto in Ucraina, iniziato con la scelta di Putin di invadere la nazione nel mese di febbraio di quest’anno, ha infatti ridisegnato gli equilibri politici del vecchio continente.
La scelta fatta dalla nazione di Macron al momento non sembra comunque aver premiato, in primo luogo perché in Francia il prezzo dell’elettricità continua a restare molto alto, e una prospettiva di reale indipendenza energetica dalla Russia non sembra esserci ancora. C’è anche il fatto che da tempo Macron riflette sulla possibilità di nazionalizzare una parte di questo settore.
Farlo ritornare sotto il controllo dello stato permetterebbe sicuramente di gestire al meglio questa crisi, ma al contempo, sono tanti gli analisti finanziari francesi che stanno facendo di tutto per scongiurare questa possibilità. Quanto sta accadendo in Francia, rischia di rivelarsi un effetto domino per l’intero vecchio continente. Parigi si trova in una situazione particolare, e negli ultimi due mesi, nessuno sembra escludere più la possibilità di andare incontro a dei veri e propri black out elettrici, visto la difficoltà dello stato a reperire energia.
Andasse davvero così, si genererebbe un effetto a catena che finire anche per coinvolgere il nostro, sta duramente stretto dall’aumento incontrollato delle utenze di luce e gas.
E in Italia, come purtroppo ben sappiamo, la situazione è sempre più critica sul fronte energia. Una delle regioni che al momento si trova più in difficoltà è la Lombardia, dove i prezzi delle utenti di luce e gas sono aumentati più di altre regioni. La spesa mensile delle famiglie in Lombardia è in costante diminuzione a causa di questo rincari record sulle bollette, come testimonia un recente report elaborato da Cna Lombardia.
Come ha spiegato il presidente Giovanni Bozzini “continua a preoccupare la corsa dell’inflazione l’acquisto di beni energetici rivela un drammatico incremento tendenziale del 55,6%”. Sono proprio i beni energetici ad aver avuto il maggiore impatto economico sulle imprese lombarde, a partire dall’energia elettrica. Le imprese assorbono infatti il 76% dei consumi elettrici registrati in Lombardia, seguono con il 17% gli usi domestici, il 5% i servizi pubblici e l’1% l’agricoltura”
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