Negli anni si sono accumulate diverse sanatorie per le piccole cartelle esattoriali, ed è a volte complesso tenere conto di tutte le scadenze.
Gli ultimi governi hanno spesso applicato rottamazioni, condoni, rateizzazioni e vari metodi per eliminare le piccole cartelle esattoriali dagli archivi dall’Agenzia delle Entrate.
In futuro inoltre potrebbero aggiungersi ulteriori date. L’intenzione del governo Meloni è infatti quella di procedere ad un condono fiscale per i piccoli debitori, diviso in tre fasce. Due di essere prevederanno un pagamento e una rateizzazione del debito, che quindi similmente a quanto fatto in passato aggiungerà altre scadenze da rispettare oltre a quelle già presenti per le vecchie sanatorie. Ecco quali sono tutte le date dei prossimi mesi, e i possibili futuri impegni da tener presente se si vuole regolarizzare la propria posizione con il fisco,
Sono anni che il concetto di sanatoria fiscale ha travalicato i confini politici in cui era racchiuso. Con il governo Renzi del 2016 il condono è stato sdoganato anche a sinistra con la Rottamazione delle Cartelle. Il concetto è sempre lo stesso, quando questa manovra si applica ai piccoli debiti: eliminare cartelle difficili da riscuotere, e che causerebbero un costo in risorse monetarie e umane superiore a quanto sarebbe poi effettivamente recuperato da un punto di vista fiscale.
La prima data da tenere a mente per queste scadenze è il 30 novembre 2022. Alla fine del mese corrente infatti, ci sarà il pagamento dell’ultima rata della sanatoria delle cartelle 2022, attuata dal decreto Sostegni ter. Come da regolamento per questo pagamento ci saranno i cinque giorni di tolleranza tradizionali, che porteranno la scadenza vera e propri al 5 dicembre.
Nel decreto Sostegni Ter erano anche stabilite le date per il pagamento delle sanatorie dei due anni precedenti, interrotte a causa del Covid 19. Per quelle riferite al 2020, il termine ultimo era il 30 aprile 2022. Per quelle invece emanate nel 2021, la data finale era il 31 luglio 2022. Non aver pagato queste rate comporta la sospensione dei benefici della sanatoria.
Con il nuovo governo però è tornata per molti la speranza di poter giovare un condono fiscale, che sotto il governo Draghi non sembrava una possibilità concreta. In campagna elettorale il centrodestra ha puntato molto su questa misura, che ora sembra stia per prendere vita, anche se con ancora alcuni punti non chiarissimi.
La prima certezza dovrebbe essere quella che il condono sarà diviso in tre fasce. I debiti sotto i 1000 euro dovrebbero essere completamente perdonati, senza conseguenze. Si tratterà soprattutto di piccolissima evasione fiscale e di multe non pagate. Per le cartelle esattoriali sotto i 3000 euro invece, si pensa ad un’operazione già vista in passato, il saldo e stralcio. Per recuperare questi debiti lo stato chiederà una parte del debito originario, tra il 50% e il 20% a seconda dell’accordo che si troverà all’interno della maggioranza, e una piccola cifra di maggiorazione, per considerare la cartella esattoriale come pagata.
In questo modo si spera di recuperare, tramite l’iniziativa dei cittadini, almeno una parte di quei debiti che sarebbe troppo costoso riscuotere. Infine per le cartelle sopra i 3000 euro si pensa ad una rateizzazione, con una maggiorazione del 5% o del 10% al posto di sanzioni, more e interessi.
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