Il rinnovamento del parco auto italiano è un punto molto importante per lo Stato. Moltissime delle vetture del nostro Paese hanno più di 10 anni, la soluzione passa dalla rottamazione.
Gli incentivi che il governo ha rinnovato per le auto elettriche ed elettrificate riguardano però soltanto le vetture private, ma ora stanno per arrivare anche dei super incentivi sui veicoli commerciali.
Buona parte dell’inquinamento provocato dai beni che consumiamo avviene negli ultimi 50 chilometri. È il piccolo trasporto su gomma, quello fatto da grandi e piccoli veicoli commerciali. Spesso, per l’investimento che prevedono per le imprese, questi veicoli vengono utilizzati per molti anni e rappresentano quindi un innalzamento significativo dell’età media del parco auto italiano. Svecchiarli non è semplice proprio perché le piccole e medie imprese che li utilizzano tendono a ritardare l’investimento, fintanto che non esiste un bisogno pressante.
Incentivi auto 2023
Il parco auto italiano è molto anziano. Una percentuale significativa delle automobili ha più di dieci anni, e questo fatto ha conseguenze serie su vari aspetti della vita quotidiana delle persone. Le vetture così vecchie sono meno sicure, essendo prive dei sistemi di prevenzione degli incidenti di cui sono dotate quelle più recenti. Soprattutto però inquinano molto, rendendo l’atmosfera delle grandi città italiane irrespirabile. Così il governo ha pensato di istituire degli incentivi per favorire l’acquisto di auto più recenti, e la rottamazione di quelle più datate.
Questi incentivi sono riferiti alle auto elettriche ed elettrificate in due categorie: quelle che emettono meno di 20 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso e quelle che ne emettono meno di 60. Nel primo caso gli incentivi sono più generosi. Senza rottamazione di una vecchi auto arrivano a 4500 euro, con rottamazione fino a 7500.
Inferiori invece gli incentivi per le auto che rimangono sotto i 60 grammi di CO2/Km, che vanno da un minimo di 3000 euro e raggiungono un massimo di 6000 euro. Questi incentivi però sono specifici per le auto private, e non per i veicoli commerciali. Per questo tipo di vetture lo stato ha però pensato a misure specifiche
Rottamazione e bonus per veicoli commerciali
Sembra controintuitivo, ma il grosso delle emissioni create da un bene sono prodotte dal trasporto negli ultimi chilometri. Le grandi navi cargo infatti, pur inquinando molto se prese nel vuoto, sono estremamente efficienti in quello che fanno. Trasportano enormi quantità di prodotti, e quindi le emissioni per prodotto trasportato sono molto basse. I piccoli mezzi commerciali sono invece molto meno efficienti, e se si vuole abbattere l’impatto ambientale delle attività produttive e commerciali, bisogna per forza passare anche dal rinnovo dei veicoli commerciali.
Lo stato ha quindi stanziato dei fondi per degli incentivi, che si rinnoveranno anche per il 2023. Sono riferiti alla categoria N1 ed N2, appunto i veicoli commerciali, e spingeranno le piccole e medie imprese a patto che venga rottamato un vecchio veicolo Euro 4 o inferiore. Per gli N1 fino a 1,5 tonnellate il contributo sarà di 4000 euro, 6000 tra 1,5 e 3,5 tonnellate, e fino a 12.000 per veicoli N1 elettrici tra le 4,5 e le 7 tonnellate. Il bonus però diventa davvero alto quando si passa ai veicoli N2. In caso di acquisto di un veicolo commerciale di questa categoria, elettrico, e con la rottamazione di un vecchio veicolo Euro 4 o inferiore, si può arrivare a percepire uno sconto fino a 14.000 euro.