Stanno facendo molto discutere le scelte del nuovo proprietario di twitter, con oltre mille dipendenti che hanno già presentato le dimissioni
Elon Musk non smette mai di far parlare di sé. Se già tutto il processo che lo ha portato ad acquisire twitter resterà nella storia come una delle trattative hi tech più folli che il mondo ha conosciuto, il modo in cui, appena acquisita la società, ha deciso di prendere in mano il suo social preferito sta facendo molto discutere.
Al punto che alcuni sospettano che quanto stia accadendo, sia il preludio a una vera e propria chiusura di Twitter.
Questo perché una delle prime decisioni di Musk è stata quella di chiudere tutti gli uffici dell’azienda fino a lunedì. Una decisione presa probabilmente per avere ancora un po ‘di tempo per riflettere prima di apportare cambiamenti alla struttura organizzativa. Che Musk aveva intenzione fin dal principio di acquistare Twitter allo scopo di rivoluzionare non è certo un mistero. Ha fatto poi parecchio scalpore, in seguito alla pesante decisione presa dal magnate di origini sudafricane, la scelta di circa mille dipendenti di dimettersi ancora prima di essere valutati da Musk.
Sembrerebbe infatti che il nuovo proprietario di twitter, che si era già presentato in modo abbastanza “violento” in questa nuova realtà, licenziando a inizio novembre migliaia di dipendenti, abbia fatto un discorso molto chiaro a coloro che sono rimasti.
O accettano l’idea di lavorare ad una nuova fase ad “alta intensità”, oppure rinunciare. In molti sostengono che sia stato un modo gentile per mettere alla porta altre persone, in una pratica che potrebbe sconfinare con il mobbing, se osservata dalla giusta prospettiva. Musk ha rilevato da poco Twitter, al termine di una disputa legale durata qualche mese, per la cifra di 44 miliardi di dollari. Fa riflettere poi che alcuni dipendenti siano stati licenziati per errore, e richiamati subito dopo dall’azienda con tanto di scuse.
Un’entrata più violenta di Musk al timone di Twitter non la si poteva proprio immaginare. Scelte che però il fondatore di Tesla continua a rivendicare, precisando anche come da quando ha preso il controllo della società, gli accessi a twitter sono in costante crescita come mai in passato. Resta difficile però capire come l’inventore sudafricano, ancora alle prese con l’organizzazione aziendale, sia riuscito a incidere sui numeri in così poco tempo.
Ma non solo, è notizia dell’ultima ora di un’altra importante decisione appena annunciata da Musk. Il fondatore di Tesla ha infatti dichiarato che a breve verrà lanciato un referendum sui social media, il cui tema sarà il ritorno di Donald Trump sulla piattaforma, dopo il ban che era stato disposto dai precedenti proprietari dopo il caso di Capitol Hill.
Una scelta che naturalmente sta venendo molto criticata da chi invece ritiene sacrosanta la censura disposta contro l’ex inquilino della Casa Bianca. C’è anche da dire, che al momento non ci è dato sapere su Musk terrà realmente conto del risultato di questo sondaggio, e se lascerà dunque davvero decidere agli utenti su un possibile ritorno del Tycoon su internet.
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