La Carta Risparmio Spesa è la misura inattesa inserita nella Legge di Bilancio 2023. Scopriamo di cosa si tratta e chi sono i beneficiari.
Il Governo Meloni ha varato la Legge di Bilancio. L’attesa è finita e ora si possono delineare gli interventi salva-Italia.
“L’Italia torna a correre”, queste le parole della Premier Giorgia Meloni dopo che la Legge di Bilancio 2023 è stata varata. Una manovra da 35 miliardi di euro volta a sostenere famiglie e imprese per il biennio 2023/2025. Ben 21 miliardi, infatti, sono destinati a contrastare l’inflazione, nello specifico il caro-energia per i primi tre mesi del 2023. Poi tra gli interventi c’è l’eliminazione graduale del Reddito di Cittadinanza, l’aumento dell’Assegno Unico Universale, il taglio del cuneo fiscale del 3% e le pensioni minime a 600 euro. Diverse misure di cui si immaginava l’esistenza da svariate settimane. Si aggiunge un aiuto in più, finanziato da 500 milioni di euro di risorse destinato ad aiutare le famiglie con reddito basso. Parliamo della Carta Risparmio Spesa, un sostegno per l’acquisto di di beni di prima necessità.
Carta Risparmio Spesa, la misura per sostenere i redditi bassi
La Carta Risparmio Spesa dedicata alle famiglie con redditi sotto i 15 mila euro verrà gestita dai Comuni ed erogata per permettere l’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di un’estensione dell’attuale social card i cui requisiti di accesso vengono definiti dalle amministrazioni comunali.
Secondo le prime indicazioni, condizione necessaria sarà il citato limite reddituale. Ogni Comune potrà, poi, definire importo della Carta e modalità di accesso attraverso un apposito bando. Con la somma erogata si potranno acquistare generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e per la casa e, probabilmente, farmaci a patto che si acquistino nei negozi convenzionati. Questa misura sostituirà il taglio dell’IVA generalizzato sui beni di prima necessità il cui rischio era di essere assorbito senza che il prezzo del bene stesso variasse.
Le misure della manovra per le famiglie
Come accennato oltre alla Carta Risparmio Spesa, la Legge di Bilancio contiene altri interventi rivolti alle famiglie. L’eliminazione degli oneri impropri dalle bollette è stata confermata, il taglio del cuneo fiscale salirà al 3% per i lavoratori con redditi sotto i 20 mila euro e al 2% fino a 35 mila euro ed è stato inserito l’abbassamento dell’IVA dal 10 al 5% per prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile, la cosiddetta tampon tax.
Aggiungiamo, la agevolazioni per l’assunzione delle donne sotto i 36 anni a tempo indeterminato e la flat tax incrementale. Concludiamo con l’aumento dell’Assegno Unico per le famiglie. Dovrebbe arrivare al 50% per il primo anno con l’aggiunta di un ulteriore 50% per le famiglie con più di tre figli.