Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno ed ex segretario della Lega Nord, è morto a 67 anni. Ecco la malattia contro cui ha perso lasciando moglie e figli.
Nato a Varese il 15 marzo 1955, Roberto Maroni è morto oggi, 22 novembre 2022, all’età di 67 anni. Tutto è iniziato all’incirca un anno e mezzo fa.
Un capogiro, una caduta in casa e poi gli esami di routine. Inizia a gennaio 2021 la lotta di Roberto Maroni contro quello che solo dopo molti mesi rende noto essere un tumore. La stampa ha rispettato il volere della famiglia di massima riservatezza fino al 9 maggio 2021, quando Renato Farina in un articolo su Libero informa i lettori della malattia dell’ex ministro dell’Interno. Il decesso è avvenuto nella sua abitazione intorno alle 4 del mattino dopo un peggioramento delle condizioni nella notte tra il 21 e il 22 novembre. Lascia la moglie Emilia Macchi e tre figli, Chelo, Fabrizio e Filippo. La famiglia lo ricorda come un inguaribile ottimista, un grande marito e padre.
Biografia di Roberto Maroni, ministro tre volte
L’ascesa politica di Roberto Maroni inizia nel 1989, anno di fondazione della Lega nord. Ricopre l’incarico di Coordinatore della Segreteria politica federale fino al 2002 collaborando con il segretario Umberto Bossi. Diventa Ministro dell’Interno nel 1994 con il primo Governo Berlusconi, Ministro del Lavoro con il secondo Governo e, infine, nel 2008 nuovamente Ministro dell’Interno. È allora che introduce il Decreto Sicurezza.
Roberto Maroni non è solo politico. Collabora con il quotidiano Il Foglio e scrive a volte anche per l’Huffington Post. Il suo hobby preferito è sempre stato la vela. Ricordiamo la traversata atlantica in catamarano con alcuni amici nel 2018. Il mare, grande passione, e la musica accompagnano la vita dell’ex ministro. Ama suonare l‘organo Hammond con il suo gruppo chiamato Distretto 51.
Una vita ricca di passioni e impegni
Nel 2021 ha cercato di ufficializzare la candidatura a sindaco di Varese, la città natale, ma la sua malattia non gli ha concesso di portare a termine l’obiettivo. Lo scorso anno si rivela particolarmente difficile per l’ex ministro Maroni e la sua famiglia. Nonostante il tumore ha continuato a collaborare con Il Foglio e si è insidiato come presidente della Consulta per l’attuazione del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura nonché del caporalato.
Solo lo scorso mese, il 17 ottobre 2022 è uscito nelle librerie Il Viminale esploderà, un thriller fantapolitico scritto a quattro mani con il giornalista Brambilla. La sua vita breve e intensa è finita la scorsa notte a causa di un peggioramento della sua malattia.