L’esecutivo ha deciso di varare delle misure per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici. Ecco tutti i dettagli in merito
Sono previsti inoltre dei bonus specifici per le partite Iva che decidono di installare un apparecchio per gli scontrini digitali. Scopriamo di cosa si tratta.
I pagamenti sono tra le misure entrate nel decreto legge Aiuti quater al pari di quelle contro il caro energia che sta falcidiano gli italiani. Tra questi spiccano quelli sui contanti per cui potrebbe essere stabilito un nuovo tetto.
Era atteso nella Manovra ma alla fine è stato anticipato in questo provvedimento che tra l’altro prevede anche degli incentivi per quanto concerne il registratore di cassa. Inoltre anche per quanto riguarda il pos c’è una novità piuttosto importante. Vediamo quindi nello specifico tutte le variazioni.
Pagamenti elettronici e limiti utilizzo contanti: le principali novità
Nel provvedimento approvato dal governo Meloni che si avvale del gruzzoletto da 9,1 miliardi certificato dalla Nadef, il primo provvedimento che balza all’occhio l’aumento del tetto al contante che dal 2023 passerà dalla soglia attuale di 2mila a 5mila euro. E pensare che le misure precedenti in materia prevedevano addirittura la riduzione a 1000 euro.
Alla fine è stato raggiunto questo compromesso tra il pressing della Lega di innalzare il tetto a 10mila euro e le altre forze della maggioranza che non hanno intenzione di fornire “assist” in merito ad evasione e riciclaggio.
Secondo la Meloni la scelta è stata fatta per comparare il tetto del contante alla media europea. D’altronde come sottolinea il Rapporto 2022 di The European House – Ambrosetti, l’Italia è fortemente dipendente dal denaro fisico ed è al 29esimo per incidenza del contate sull’economia.
Al contempo il Governo ha deciso di attuare una misura per incentivare i pagamenti elettronici. Si tratta di un bonus fiscale per le partite Iva che installano un apparecchio per gli scontrini digitali. Si può utilizzare in compensazione come credito d’imposta ed è pari al 100% della spesa sostenuta, per un massimo di 50 euro per ogni strumento. In ogni caso il limite di spesa complessivo di 80 milioni di euro.
Per quanto concerne il pos il viceministro all’Economia, Maurizio Leo si augura che si possano prendere delle contromisure anche per quanto concerne le sanzioni per i commercianti che non accettano i pagamenti con questo strumento. Il suo auspicio è che si possa procedere con l’eliminazione, in opposizione con quanto stabilito dal provvedimento sulle multe entrato in vigore lo scorso 30 giugno.