Altre modifiche per il Superbonus. L’aliquota al 110% verrà mantenuta ma solo a determinate condizione. Tutte le novità.
Altro giro, altre novità. Il Superbonus cambia ancora e, probabilmente, il restyling che verrà introdotto dal Decreto Aiuti quater sarà quello definitivo.
La principale delle agevolazioni legate all’edilizia sarà regolamentata da una nuova disciplina, l’ennesima della travagliata storia della detrazione al 110%. La quale, peraltro, non potrà nemmeno più chiamarsi così, visto che già a partire dal 2023 scenderà al 90%. Una sforbiciata pari al 20% rispetto alla detrazione massima pensata in origine. Non poco considerando i lavori per i quali il Superbonus viene utilizzato. Le (poche) buone notizie riguardano la proroga per altri dodici mesi della validità dell’agevolazione per villette ed edifici unifamiliari che, in teoria, avrebbe dovuto cessare il prossimo 31 dicembre. Non cambierà niente, invece, per i condomini: la proroga, infatti, era già stata determinata. A cambiare sarà il quantitativo percentuale della detrazione e non sarà una sottigliezza.
In pratica, la possibilità di usufruire dell’aliquota maggiore ci sarà ma esclusivamente sul piano residuale. Il decreto Aiuti quater, al netto dei dettagli che emergeranno, non chiuderà quindi definitivamente la possibilità di usufruire dell’agevolazione più elevata. La riduzione disposta, infatti, varrà per le spese sostenute a partire dall’1 gennaio 2023. Questo significa che qualunque lavoro avviato e con i requisiti richiesti raggiunti entro il 31 dicembre, potrà già usufruire del tetto più elevato della detrazione. Attenzione alle limitazioni però, soprattutto se i lavori dovessero essere effettuati su villette e unifamiliari.
Superbonus, la detrazione cambia ancora: cosa succede nel 2023
Considerando che, a partire dal 2023, la detrazione più elevata sarà il 90%, dovranno essere tenuti in considerazione i requisiti dei lavori che garantiranno effettivamente la fruizione di tale percentuale. Per quel che riguarda le villette e gli edifici unifamiliari, le uniche condizioni possibili riguarderanno la categorizzazione dell’immobile come abitazione principale e il tetto reddituale determinato per i nuclei familiari in relazione al loro quoziente familiare. Occhio però anche alle ulteriori modifiche pensate per il Superbonus, visto che cambieranno le disposizioni anche in relazioni alle Cilas. Come detto, sarà mantenuta l’aliquota al 110% per i lavori condominiali, villette e unifamiliari, oltre che su quelli relativi a demolizioni e ricostruzioni.
A una condizione però: la Cilas dovrà essere tassativamente presentata entro al data del 25 novembre. Una data che varrà per tutti i contesti, condominii, villette e unità immobiliari in edifici plurifamiliari che, funzionalmente indipendenti, siano dotate di uno o più accessi autonomi (come le villette a schiera). Chiaramente, in caso di lavori di demolizione, la documentazione sulle Cilas dovrà far riferimento alle formalità amministrative legate al titolo abilitativo. In sostanza, al 25 novembre il richiedente dovrà aver espletato le pratiche per l’acquisizione. Per i condominii, i lavori dovranno essere stati approvati dall’assemblea in data precedente al 25 novembre. Per i proprietari di unifamiliari, ok alla detrazione del 110% fino al 31 marzo 2023 ma solo se lo stato di avanzamento dei lavori fosse stato già al 30% entro il 30 settembre 2022.