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Acquistare online è semplice e veloce: si ma guardate cosa può succedere

Published by
Paolo Marsico

Sempre più spesso, al giorno d’oggi il cittadino sceglie di acquistare direttamente dal web qualsiasi cosa. Oggetto o servizio.

Al giorno d’oggi, acquistare direttamente dal web è diventata in alcuni casi addirittura una esigenza per i cittadini. L’impossibilità di muoversi per mancanza di tempo libero, la pigrizia o magari altri fattori determinano più che mai questa particolare dinamica. Di questi tempi insomma, la cosa è diventata praticamente naturale e fa parte ormai delle abitudini quasi quotidiane di gran parte dei cittadini italiani. Il pericolo, però, è sempre dietro l’angolo.

Eco di Milano

Nella maggior parte dei casi, va detto, i siti web che hanno come missione, per cosi dire, quello di garantire lo shopping online in tutta sicurezza per il cittadini, riescono a mantenere standard assolutamente alti. I rischi aumentano quando si esce fuori dal perimetro di quelli che sono i cosiddetti siti sicuri. In molti casi, la truffa si annida in quei contesti in cui la figura del compratore e quella del venditore possono tranquillamente mescolarsi.

Siti specifici, o piattaforme collegate a specifici social network offrono infatti la possibilità di acquistare e vendere liberamente attraverso la pubblicazione di annunci da parte degli stessi utenti. Considerato il contesto specifico, essere truffati, risulta molto più facile perchè più larghe le maglie del controllo. In un contesto in cui, chi vende e chi acquista possono scegliere di comune accordo qualsiasi tipologia di pagamento, “imbrogliare”, per cosi dire, risulta molto più semplice.

In pratica, in certi casi tutto dipende alla scaltrezza dei potenziali malintenzionati e da quello che in un certo senso la stessa operazione può produrre. Sempre più spesso, insomma, i cittadini sono letteralmente travolti da dinamiche potenzialmente negative capaci di provocare guai assolutamente seri a quanti convinti di stare svolgendo una tranquilla operazione di compravendita. Le cronache, in tutto ciò, confermano la tendenza.

Proprio le cronache di tutti giorni ci hanno di recente parlato di una vicenda molto particolare avvenuta a Cecina, nel livornese. In realtà si tratta di due vicende separate che mostrano da un lato come sia facile cadere vittima di truffatori senza scrupoli, mentre dall’altra parte evidenziano che con un po di fortuna la stessa truffa può di fatto essere sventata. Vediamo nei dettagli cosa è capitato in quel di Cecina nei giorni scorsi.

Acquistare online è semplice e veloce: le indagini delle forze dell’ordine hanno smascherato il truffatore

Una vicenda che si potrebbe definire usuale, arriva direttamente da Cecina. Una compravendita, una trattativa, insomma, nata sul web da un sito di annunci. Da un lato un cittadino che mette in vendita il suo ciclomotore, un operaio del posto, dall’altro un presunto acquirente molto interessato all’oggetto in questione. La persona in questione è un cittadino di origini colombiane di 32 anni. Prezzo fissato per l’affare 1900 euro.

Stabilita la somma, riscontrata l’approvazione del presunto acquirente, quest’ultimo spinge per una formula di pagamento alquanto curiosa, da concretizzare presso il più vicino sportello bancomat. Il venditore acconsente e si reca al bancomat seguendo le istruzioni dell’altra persona. Terminata però l’operazione, lo stesso venditore si accorge, leggendo la ricevuta di aver effettuato due ricariche verso carte prepagate per un importo per l’appunto di 1900 euro. Praticamente invece di ricevere i soldi del ciclomotore, l’uomo li aveva versati al presunto venditore.

Il cittadino colombiano, dopo una attenta fase d’indagini condotte dai Carabinieri del posto in seguito alla denuncia della povera vittima, è stato assicurato alla giustizia. La seconda vicenda riguarda invece una professionista di Castagneto Carducci, sempre nel livornese. La donna infatti era stata contattata telefonicamente da quello che credeva essere il suo istituto di credito per un presunto blocco del proprio conto corrente.

Al telefono, il fantomatico operatore spiega la procedura di sblocco che la donna esegue fornendo le sue credenziali d’accesso all’home banking. Pochi minuti e dal conto corrente della potenziale vittima parte un bonifico di ben 5mila euro, per fortuna bloccato dai sistemi anti frode della stessa banca, quella vera, in questo caso. Anche in questo caso in seguito alla denuncia presentata dalla donna, le operazioni condotte dai Carabinieri hanno portato all’identificazione dei presunti responsabili della truffa in questione. Lo shopping online è di fatto possibile, certo, ma a ogni modo è sempre preferibile mostrare la massima attenzione. Nel caso specifico di acquisti e vendite e non solo.

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