A partire dal 2024 Wind Tre aumenterà i prezzi. Le tariffe seguiranno il 30 dell’inflazione. Scopiamo cosa sta accadendo.
Wind Tre ha inserito una clausola con la quale si riserva la possibilità di aumentare del 5% i prezzi, in base all’andamento dell’inflazione. Non si tratta di una politica commerciale scorretta, bensì di una decisione presa per contrastare il tasso di inflazione. Tuttavia, non è prevista alcuna riduzione in caso di decrescita del suddetto tasso.
Wind3, la prima compagnia di telefonia italiana, ha deciso di adeguare il prezzo delle tariffe concesse ai clienti in base all’andamento dell’inflazione. Nei contratti siglati di recente è presente, infatti, una clausola in cui si legge chiaramente che la società si riserva la possibilità di aumentare del 5% le tariffe, in caso di aumento del tasso di inflazione.
Nulla che faccia particolare clamore, dal momento che anche TIM aveva annunciato la volontà di adottare questa tecnica.
Ma c’è chi giustamente si domanda se l’aumento dei prezzi da parte di Wind Tre sia lecita?
Sebbene non sia ancora stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale da parte della società di telefonia, quel che è certo e che i contratti siglati dai clienti, negli scorsi giorni, prevedono una particolare clausola. All’interno degli accordi è indicata una postilla, in cui si comunica al cliente la possibilità di aumentare i prezzi del 5% ogni anno per effetto dell’andamento del tasso di inflazione.
Così come si legge sul sito ufficiale della società di telefonia:
“Il Cliente prende atto e accetta che, da gennaio 2024, in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI rilevata da ISTAT nel mese di ottobre dell’anno precedente, WINDTRE ha titolo di aumentare il prezzo mensile del Servizio di un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari almeno al 5% ove tale variazione fosse inferiore a detta percentuale.
L’adeguamento, applicato entro il primo trimestre di ciascun anno, non costituisce una modifica contrattuale ai sensi dell’art. 13 delle presenti Condizioni di Contratto e, pertanto, non conferisce al Cliente diritto di recesso senza costi dal Contratto. L’importo del prezzo mensile del Servizio, così adeguato, potrà essere arrotondato per difetto al centesimo di euro.
WINDTRE segnala annualmente tale adeguamento sul proprio sito Internet e con pubblicazione su un quotidiano nazionale nei sette giorni solari precedenti.”
Così come si legge nei contratti firmati negli ultimi giorni dagli utenti, fino a 2024 sono previsti aumenti in relazione all’andamento del tasso di inflazione.
Tuttavia, l’azienda ha specificato: “in caso di variazione annua positiva”. Ciò vuol dire che se il tasso di inflazione non dovesse aumentare, le tariffe rimarranno invariate.
Ma, allo stesso modo, se il tasso di inflazione dovesse decrescere, quindi addirittura avere un andamento negativo rispetto all’anno precedente, le tariffe rimarranno invariate.
Ad ogni modo, il valore a cui fa riferimento la società è quello rilevato dall’ISTAT nel ottobre dell’anno precedente.
Dal momento che si partirà dal 2024, il tasso di inflazione di riferimento sarà quello segnato ad ottobre 2023.
L’aumento del 5% è fisso. Ciò vuol dire che anche se il tasso di inflazione dovesse crescere di uno 0 virgola percentuale, la società applicherà ugualmente un incremento della tariffa del 5%.
Dal momento che la clausola è inserita nei nuovi contratti e, dunque, è sottoscritta dall’utente, che accetta tale condizione, gli aumenti non saranno considerati come una variazione contrattuale. Di conseguenza, il cliente non ha la possibilità di chiedere la rescissione del contratto senza costi.
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