Asta il 25 novembre e piazzamento il 30, per sei mesi di rendimento. A chi sono destinati i nuovi Buoni ordinari del Tesoro (Bot).
Emissione al 30 novembre, scadenza al 31 maggio 2023. Un semestre di investimento sui nuovi Bot, messi all’asta il 25 novembre e con previsione di collocamento alla fine del mese.
Il meccanismo utilizzato è stato quello dell’asta competitiva, quindi con le offerte degli operatori presentate in ottica di rendimento. L’importo minimo per la partecipazione figurava a 1.000 euro. Alla data del 30 novembre, è stata fissata la scadenza dei Bot per un ammontare complessivo di 5,26 miliardi di euro relativi alla scadenza semestrale. Il nuovo piazzamento parte dai dati connessi alla circolazione dei Buoni ordinari del Tesoro sul circuito finanziario italiano che, al 14 novembre 2022, comprendeva be 111.193,033 milioni di euro, 29.396,88 dei quali relativi ai Bot semestrali. Gli altri 81.796,153 di euro, invece, erano ascrivibili al circuito dei Buoni con scadenza annuale. Secondo quanto stabilito dal D.M. del 15 gennaio 2015 sugli importi massimi delle commissioni applicabili da parte degli intermediari, per i Bot a 182 giorni la percentuale massima è fissata allo 0,10%.
Come da procedura, ognuno degli operatori potrà presentare un massimo di cinque richieste d’acquisto, mentre per sottoscrivere i Buoni l’importo minimo di investimento dovrà essere di 1.000 euro. Viene mantenuta l’indicazione di ciascuna emissione di Bot, per i quali il prezzo fiscale di riferimento è quello medio ponderato della prima tanche, calcolato sul corrispondente rendimento medio. Attenzione, perché all’asta potranno partecipare esclusivamente gli operatori “Specialisti in titoli di Stato”, come stabilito dall’articolo 23 del D.M. n. 216 del 22 dicembre 2009. Assieme a loro, gli “Aspiranti specialisti”, in base al medesimo Decreto (art. 5 e 6).
Bot in arrivo, sei mesi di rendimenti: cosa c’è da sapere
Per quanto riguarda i rendimenti, attenzione alle variazioni. I rendimenti, infatti, possono modificarsi di un millesimo di punto percentuale oppure di un multiplo della cifra stessa. E questo vale per tutte le tipologie di titoli. L’accesso all’asta non sarà consentito, inoltre, se le richieste fossero prive di indicazione del rendimento. Qualora fosse richiesta la dematerializzazione dei titoli di Stato, i Buoni saranno rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. In questo senso, la Banca d’Italia provvederà a inserire automaticamente le partite dei Bot sottoscritti in asta in luogo del servizio di compensazione e liquidazione. Gli intermediari che risulteranno aggiudicatari, accrediteranno gli importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori.
Non saranno concesse deroghe ai termini di acquisto. Tutte le richieste dovranno essere presentate alla Banca d’Italia attraverso la rete nazionale interbancaria, tenendo conto delle modalità stabilite dal decreto di emissione. Qualora fossero riscontrati problematiche che possano compromettere l’immissione dei messaggi nella rete e le richieste di partecipazione, queste dovranno essere inviate tramite fax. Attenzione, poiché le richieste non potranno essere né sostituite né ritirate una volta scaduto il termine di presentazione.