A dicembre verrà erogata la tredicesima a pensionati e lavoratori dipendenti. Tanta attesa da parte di queste categorie ma nascosta nell’ombra c’è l’inflazione.
L’ultimo mese dell’anno solitamente regala grandi sorrisi ai cittadini per l’arrivo della tredicesima. Nel 2022, però, c’è l’inflazione a rovinare la sorpresa.
Una mensilità aggiuntiva per i lavoratori e i pensionati che hanno ricevuto lo stipendio o la pensione per tutti i dodici mesi del 2022. Un’entrata importante in questo periodo di rincari che risolleverà il morale ai cittadini pressati dalle spese. Si potrà portare un po’ di ordine nei conti, pagare bollette in sospese, acquistare i regali di Natale – anche se molte persone hanno giocato in anticipo con il Black Friday. Fare la spesa per il cenone quest’anno costerà di più, per non parlare dei termosifoni accesi per riscaldare la casa durante i mesi più freddi. Insomma, la tredicesima potrebbe sfumare in pochi giorni sotto i nostri occhi lasciandoci soli con un sospiro di rammarico.
Tredicesima 2022, quando arriverà
Ben 33,9 milioni di italiani – tra pensionati e lavoratori dipendenti – sono in attesa di ricevere la tredicesima nel mese di dicembre. Un doppio stipendio o pensione che costa allo Stato 47 miliardi di euro circa. I primi a poter ricevere l’erogazione saranno i pensionati a partire dal 1° dicembre. La mensilità aggiuntiva, infatti, verrà versata insieme alla pensione erogata sul conto corrente bancario o postale, su Libretto Postale, carta PostePay Evolution oppure ritirata in contanti presso un Ufficio Postale.
I lavoratori, invece, dovranno attendere al massimo quattro settimane per poter ottenere l’importo aggiuntivo. Da non dimenticare, poi, che lo stipendio e la pensione potrebbero essere maggiorati anche della quattordicesima solitamente erogata nei mesi estivi. Spetta a dicembre ai pensionati che hanno compiuto 64 anni dopo il 1° luglio e a 8 milioni di dipendenti del settore privato.
Come salvare la mensilità dall’inflazione
L’unico modo per salvare la tredicesima è investirla. Se i soldi non servono per effettuare pagamenti immediati e risolvere insolvenze si può pensare di mettere da parte la somma e vederle fruttare nel tempo. I piccoli risparmiatori potrebbero affidarsi, ad esempio, a Poste Italiane scegliendo un Buono Fruttifero Postale. In alternativa ci sono i conti deposito oppure per chi ha una maggiore conoscenza della finanza perché non approfittare del nuovo BTP con premio alla scadenza? Non è necessario, poi, investire l’intera tredicesima. Si potrà riservare una parte alle spese natalizie e investire una somma più piccola. I prodotti citati, infatti, non richiedono grandi capitali per la sottoscrizione. Avete qualche settimana per prendere una decisione, a voi la scelta!