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Bollo auto, sorpresa Meloni: ora potrai non pagarlo, come?

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Giacomo Tortoriello

Tra le novità introdotte dalla legge di bilancio ci sarà anche la possibilità di non pagare la tassa automobilistica ancora da versare.

Il bollo auto è la tassa sull’automobile.

Eco di Milano

Il pagamento è annuale, con ogni automobilista che deve farlo. Si tratta di una tassa a base regionale, quindi il pagamento va effettuato alla regione di residenza. Una tassa tra le più odiate. Si paga in quanto si è in possesso di un veicolo intestato. Questo a prescindere dall’utilizzo che si fa dell’automobile. Ma andiamo a vedere come si può evitare il pagamento. Infatti, è possibile non pagare il bollo auto grazie all’ultimo condono voluto dal governo Meloni.

Come funziona il bollo auto non pagato

Solitamente, il bollo auto che non è stato pagato dal contribuente viene inviato a casa dell’intestatario sotto forma di cartella esattoriale. Ma bisogna fare attenzione. In quanto, nella prossima legge di bilancio, il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni ha inserito il condono delle cartelle esattoriali. Specificando che non si dovrà pagare per gli importi fino 1.000 euro. Con riferimento al periodo che va dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Cosa potrà accadere per il bollo auto che scade dopo il dicembre del 2015

Vediamo ora cosa accade per i bolli auto che sono scaduti dopo la data del 31 dicembre 2015. Per la tassa che è scaduta dopo questa data si potrà pagare il debito in maniera agevolata. Infatti, sarà possibile presentare la domanda all’Agenzia delle Entrate Riscossione, con cui si potrà saldare l’importo dovuto oppure rateizzarlo. Sarà possibile rateizzare il debito in 18 rate, con un piano che parte dal 31 luglio del 2023. Con la successiva rata che sarà da pagare entro la data del 30 novembre 2023. Dopo le prime due rate pagate, il contribuente avrà pagato il 20% del debito totale.

Come potrà avvenire la rateizzazione

A questo punto, bisognerà pagare le restanti 16 rate. Che potranno essere corrisposte a cadenza trimestrale. Ad esempio con le scadenze a 28 febbario, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre dell’anno successivo. Infine, è importante precisare che qualora sia già intervenuta la procedura di fermo amministrativo, il veicolo non potrà essere più utilizzato per la circolazione. In quanto, per poter tornare ad usare regolarmente l’automobile bisognerà prima saldare il proprio debito con il fisco.

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Giacomo Tortoriello

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