La Russia ha dato il via a un nuovo test missilistico che preoccupa molto l’intero Occidente. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Il conflitto in Ucraina sembra purtroppo ancora lontanissimo dalla sua risoluzione. E bisogna anche dire che fino ad adesso, l’Occidente non ha mai mostrato una grande apertura nei confronti di Mosca, per poter davvero raggiungere un’intesa di pace.
L’unica certezza è che negli ultimi mesi il vecchio continente è tornato a confrontarsi con un fantasma che sembrava dimenticato: l’incubo di un nuovo conflitto nucleare.
Pericolo nucleare, ecco perchè il nuovo test della Marina Russa preoccupa tanto
In tal senso, preoccupa molto un recente test condotta dalla Marina Russa, che ha appena testato un nuovo missile a propulsione nucleare a largo della penisola della Kamchatka. È stato chiamato “Generalissimo Suvorov” e si tratta di missile nucleare balistico di quarta generazione.
Naturalmente, il dubbio che Mosca possa decidere di utilizzare un’arma del genere ( possibilità oltretutto paventata da Putin nei mesi scorsi con il riferimento ad armi nucleari tattiche da usare in caso di necessità) aleggia in modo costante tra i leader europei e all’interno della popolazione. In un momento in cui oltretutto la Russia sembra più vicina a perdere questa guerra che vincerla.
Medvedev dal suo profilo Telegram: “Mosca non ha ancora utilizzato tutto il suo arsenale”
Il rischio forse, come faceva notare nei mesi scorsi l’esperto di geopolitica Alessandro Orsini, è che mettere alle strette Putin, potrebbe convincerlo a giocarsi un tutto per tutto che purtroppo, coincide con l’utilizzo del nucleare. Preoccupano poi in tal senso le recenti dichiarazioni di Medvedev, che a più riprese sul suo profilo Telegram, ha spiegato come “Mosca continuerà a riprendersi i territori russi e per ovvie ragioni non ha ancora utilizzato tutto il suo arsenale di possibili armi di distruzione”, ma non è detto che non lo farà in futuro. Affermazione che ci fanno comprendere in modo chiaro e cristallino come il pericolo di una nuova guerra nucleare sia tutt’altro che scongiurato.
Nel suo post inoltre, l’ex primo ministro russo, considerato da sempre il delfino di Putin, ha aggiunto che “stiamo cercando di salvare il più possibile le vite dei nostri militari e civili mentre i nostri nemici no. E qui sta la nostra grande differenza morale con loro”.
Il filosofo Dugin accusa indirettamente Putin, il cerchio di potere del Cremlino in difficoltà?
Rispetto ad alcuni mesi fa però, il fronte russo sta conoscendo alcune crepe che alla lunga potrebbero decretare la sconfitta di Putin. Hanno fatto molto scalpore ad esempio le recenti dichiarazioni del filosofo Dugin, salito purtroppo agli onori della cronaca per il terribile attentato politico in cui la figlia ha perso la vita.
L’uomo infatti ha duramente condannato la riconquista di Kherson da parte dell’esercito ucraino, pubblicando un messaggio molto ambiguo in cui si lascia intendere che Putin andrebbe punito per averlo permesso. Per quanto nell’articolo pubblicato dal filosofo il nome di Putin non salta mai fuori, il riferimento era impossibile da nascondere e di qui la polemica che è nata. Molti sostengono che questo sia uno dei primi segnali del fatto che Putin inizia ormai a perdere autorità all’interno del suo stesso cerchio di potere.