Il Canone Rai potrebbe presto sparire dalla bolletta dell’elettricità di gennaio. Ad una certa età però si è esentati dal pagarlo.
Esiste infatti una norma che prevede che gli anziani sotto una certa soglia di reddito siano esentati dalla tassa più sul possesso di apparecchi radiofonici o televisivi.
Dopo anni in bolletta, il Canone Rai sta per subire una variazione importante. Per ridurre i costi impropri all’interno delle bollette dell’elettricità infatti il governo dovrà toglierlo e farlo pagare separatamente. Questo cambiamento non avverrà però quest’anno come preannunciato, nonostante il costo dell’elettricità e quindi i conti da pagare per le famiglie siano molto alti, e il Canone aumenti ulteriormente il peso delle bollette dell’elettricità.
Il Canone Rai è in bolletta dal 2016. Il governo Renzi decise di spostarlo da tassa a sé stante ad onere improprio per aggirare il problema dell’evasione. Nel farlo, il canone fu anche ridotto da 113 euro a 90 euro all’anno. Per tutto il 2022 però è stata ventilata l’ipotesi di rimuovere il Canone rai dalla bolletta dell’elettricità.
Queste voci derivavano dalle indicazioni date dall’Unione Europea sulle bollette. L’Europa infatti preme sugli stati membri perché dai conti sull’elettricità e sul gas siano rimossi proprio gli oneri impropri, vale a dire tutte quelle maggiorazioni che non riguardano direttamente la fornitura di energia elettrica. Il principio dietro a questa decisione sarebbe la trasparenza della bolletta, che deve esse comprensibile per il consumatore.
Proprio questo principio però avrebbe permesso al governo Draghi di mantenere il canone in bolletta. Secondo l’ormai ex presidente del consiglio infatti, la bolletta italiana era molto chiara nell’indicare la provenienza della maggiorazione di gennaio, il canone Rai appunto. Durante la campagna elettorale il leader della Lega Matteo Salvini ha anche proposto la totale abolizione del Canone Rai. Questa scelta, che non è stata confermata nella legge finanziaria, è di difficile applicazione e porterebbe o alla privatizzazione della Rai, o l’aumento di altre tasse per coprire il buco così creato.
Esiste una seppur ristretta categoria di persone che non deve pagare il Canone Rai. Si tratta degli anziani che hanno superato i 75 anni e che non hanno un reddito ISEE superiore agli 8000 euro. Per ottenere questa agevolazione è necessario presentare la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Bisogna inoltre non avere conviventi con un reddito proprio per poter accedere a questa esenzione.
Con questa misura lo stato si assicura di non pesare con il Canone Rai sugli anziani in situazioni economiche precarie. Se si è già presentata la dichiarazione negli anni passati e la si vuole ottenere nuovamente, non bisogna fare nulla tranne assicurarsi che la propria situazione reddituale continui a rispettare i parametri fissati per l’agevolazione, e quindi che non abbia superato gli 8000 euro all’anno. Se si scopre di aver pagato il canone pur avendo diritto all’esenzione, è sempre possibile richiedere un rimborso tramite l’apposito modello presente sul sito dell’agenzia delle entrate.
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