La febbre del Superenalotto in questa fase è più travolgente che mai. Inutile dire che tutti gli italiani ci sperano.
In momenti come quelli che oggi viviamo, il gioco può in qualche modo andare a condizionare quella che è la presa di coscienza generale rispetto ad esempio al fenomeno generale della crisi. L’atteggiamento del cittadino in certi casi potrebbe cambiare. Addirittura potrebbe sopraggiungere la speranza, l’illusione, forse, di partecipare a qualcosa che renderebbe possibile l’assoluto stravolgimento in senso positivo della propria esistenza.
Al giorno d’oggi, quindi, vincere al Superenalotto rappresenta la massima aspirazione di qualsiasi cittadino italiano. Ci troviamo di fronte a una logica che qualcuno potrebbe definire paradossale ma che invece va perfettamente a incunearsi in una realtà in cui la speranza non è affatto riconducibile a qualsiasi altro aspetto del quotidiano. Vincere al giorno d’oggi vuol dire uscire dal pantano, vuol dire ricominciare da zero.
Una nuova vita insomma, da modellare a proprio piacimento, con la serenità economica e la tranquillità che forse mai in passato si erano trovate pienamente. Per arrivare a ciò, il giocatore medio, ma anche quello occasionale, probabilmente, è disposto davvero a tutto. Oggi più che mai la febbre del Superenalotto ha travolto ogni cosa. Un jackpot da urlo, 317 milioni di euro al momento per indovinare la fatidica sestina. Una cifra record per il nostro paese.
Fioccano i tentativi di portare a casa il ricco bottino, fioccano di conseguenza le giocate singole o quelle inoltrate attraverso particolari sistemi elaborati spesso dagli stessi gestori delle ricevitorie. Il sistema insomma prevede l’acquisto di una o più quote prodotte dallo stesso meccanismo. Con questo tipo di operazione la possibilità di vincita aumenta sensibilmente. In alcuni casi i risultati sono più che mai evidenti, lo dicono anche le cronache.
Una vincita particolarmente interessante, proprio grazie a un particolar esistema, ha avuto luogo a Rimini. Nello specifico parliamo della Tabaccheria Ricevitoria dell’Oro di via Marecchiese 124. Cosi come raccontato dalle titolari dell’attività in questione Barbara e Roberta: “E’ un sistemone integrale della bacheca di sisal 10×10 da 6930,00 euro che giochiamo sempre – spiegano – Acquistiamo diverse quote proposte dalla bacheca e dividiamo il sistema con i nostri clienti. Abbiamo fatto quote minime da 11 euro che vincono 1000 euro scarsi. Fino a quota da 154 euro, che vince circa 12mila euro! Io Barbara e mia sorella Roberta siamo contente per i nostri clienti, che ci sono sempre fedelissimi. In questi 23 anni di attività abbiamo fatto diverse vincite, siamo contente per loro!”.
Superenalotto, il successo con il sistema è assicurato: l’attesa è per il jackpot
Il sistema in questione, in pratica ha indovinato 4 numeri per quel che riguarda il Superenalotto più il numero Super Star. Con una colonna da 10 numeri, il sistema ha insomma ripetuto 15 volte la vincita 4 stella più i 3 e i 2. Quello che più di ogni altra cosa fa felici i titolari delle ricevitorie, ma anche gli stessi giocatori è che il sistema, di fatto, sembra funzionare alla perfezione. Gradualmente ci si potrebbe avvicinare a cifre molto più importanti, per esempio.
“Aspettiamo di centrare questi 6 numeri, per martedì il jackpot è arrivato a 317 milioni di euro”, sperano fortemente le due titolari, Barbara e Roberta. Vincere non è certo la cosa più semplice del mondo, soprattutto poi se si ragiona in merito a specifiche cifre. In questa fase il jackpot del Superenalotto, realisticamente parlando appare come qualcosa di assolutamente proibitivo. Un discorso che potrebbe concretizzarsi mai, essendo fortemente realisti, cosi come anticipato. La gioia, dall’altro lato darebbe travolgente. La vita stravolta, in modo del tutto positivo, la possibilità di cambiare registro alla propria stessa esistenza. Vivere con meno ansie e preoccupazioni. Tutto questo vi sembra forse poco?